Parco del Pollino: nuovi progetti per il settore castanicolo

Il Parco Nazionale del Pollino rappresenta la riserva naturale più grande del nostro paese e comprende le province di Potenza, Matera e Cosenza.

Un nuovo progetto agricolo-industriale sta coinvolgendo proprio questa zona, visto che l’Ente Parco in questione intende valorizzare come meglio può la coltura del castagno, grazie anche e soprattutto alla preziosa collaborazione dell’Università della Basilicata: in pratica, si tratta di una parte integrante del Piano Castanicolo Nazionale che è stato predisposto per il quadriennio 2010-2013.

Settore primario: l’utilità industriale della colza

Una delle principali questioni che riguardano la colza è rappresentata dalla sua reale utilità industriale.

Si tratta della pianta erbacea, con i suoi tipici fiori bianchi e gialli, dai cui semi si estrae un olio molto importante per gli utilizzi che poi ne vengono fatti nel mondo dell’industria:ebbene, in molti sono convinti che questo stesso olio vegetale non sia il vero e proprio futuro energetico che si voglia far credere, in particolare per quel che concerne il settore agricolo. Addirittura, c’è chi ha azzardato la tesi del “bluff industriale”.

I prodotti tipici del Lazio: l’olio della Sabina

Fra i prodotti agricoli tipici del Lazio vi segnaliamo l’olio della Sabina che può vantare la denominazione più antica di tutta la regione.

E’ nata nel 1995 e nonostante si estenda su una superficie di circa 18000 ettari, la produzione si concentra per lo più nella zona vicino a Fara in Sabina, che rappresenta il 25% della superficie DOP (Denominazione di origine protetta) dell’intera provincia di Rieti.

In questa zona ci sono un gran numero di frantoi. Per quanto riguarda la struttura c’è da segnalare l’età piuttosto avanzata degli uliveti. L’olio della Sabina è molto venduto a Roma, città di cui gode di un’ottima reputazione.

Il problema è che viene venduto sfuso, motivo per cui soffre particolarmente la concorrenza di altri oli italiani e stranieri.