Eni, nuove esplorazioni in Mozambico

ENI Mozambico
Nuove opportunità industriali si aprono per Eni nell’Africa occidentale. La società italiana assieme a Statoil, Sasol e ENH si è infatti aggiudicata i diritti di esplorazione e sviluppo di una nuova r vasta area nell’offshore del Mozambico.

Il consorzio guidato da Eni ha partecipato al ‘5° Licensing Round Competitivo del Mozambico’ aggiudicandosi i diritti per l’esplorazione e per lo sviluppo del blocco offshore A-5A. Si tratta di una vasta area offshore dello stato africano che si estende per complessivi 5.145 chilometri quadrati e si caratterizza per una profondità compresa tra i 200 ed i 1800 metri. Il blocco si trova in una regione denominata Angoche collocata nelle acque profonde del Bacino Settentrionale dello Zambesi e posta a circa 1500 a chilometri a nord est della capitale Maputo.

Il blocco su cui si concentreranno le attività esplorative del consorzio si trova in un’area finora inesplorata ma nella quale si ritiene sia probabile la presenza di ingenti quantità di idrocarburi. Come accennato Eni guida il consorzio esplorativo con una quota del 34% mentre Statoil e Sasol detengono ciascuna una quota del 25,5%. Infine del consorzio fa parte anche la società statale del Mozambico Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (ENH) con una quota del 15%. La partecipazione di Eni in particolare avverrà attraverso la società controllata Eni Mozambico.

Recentemente Eni ha annunciato contratti esplorativi in Myanmar ed in Messico proseguendo in un percorso di diversificazione geografica molto esteso. La società ha anche ricevuto il premio come ‘Exploration Company of the Year’ a coronamento di notevoli successi esplorativi tra cui spiccano le importati scoperte nell’offshore egiziano. In Mozambico Eni opera fin dal 2006 con una presenza particolarmente significativa nella così detta ‘Area 4’.

[Via | Eni]
[Photo Credits | OpenClipArt]