Ordinativi dell’industria, +12,1% a novembre 2015

Ordinativi dell'industria novembre 2015
Nei dati diffusi dall’ISTAT su fatturato ed ordinativi dell’industria relativi al mese di novembre c’è un dato che emerge chiaramente e fan ben sperare per il prossimo futuro. Gli ordinativi infatti nell’undicesimo mese del 2015 registrano una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente.

Procedendo con ordine i dati dell’istituto di statistica mostrano a novembre 2015 un calo del fatturato dell’industria dell’1,1% rispetto a ottobre. La flessione congiunturale è equamente ripartita sia sul mercato interno (-1,1%) che su quello estero (-1,1%). Più complesso il quadro per quanto riguarda gli ordinativi che registrano a novembre una crescita dell’1,6% rispetto a ottobre. In questo caso però a trainare il dato è il solo mercato interno che segna un buon +4,4% mentre dal mercato estero si registra una flessione del 2,5%.

Il trimestre settembre – novembre 2015 registra invece una generale flessione per l’industria rispetto ai tre mesi precedenti (giugno – agosto 2015). Il fatturato è in calo dello 0,7% (-0,8% sul mercato intero e -0,4% sul mercato estero) mentre gli ordinativi sono in flessione dell’1,8% (-0,7% sul mercato interno e -3,3% sul mercato estero).

Passando invece ai dati tendenziali, a novembre 2015 il fatturato dell’industria corretto per gli effetti di calendario cresce dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2014. La crescita è stata dello 0,5% sul mercato interno dell’1,1% sul mercato estero. In termini di dati grezzi il fatturato cresce invece del 4,1% per effetto di un giorno lavorativo in più a novembre 2015. Nei dati cumulati dei primi undici mesi del 2015 il fatturato è cresciuto dello 0,6% con una variazione nulla sul mercato interno ed un +1,6% su quello esterno.

Per quanto riguarda gli ordinativi invece a novembre si registra una elevata crescita del +12,1% trainata dal mercato interno (+18,7%) ed in misura minore da quello estero (+3,5%). Da gennaio a novembre gli ordini all’industria sono cresciuti del 5,5% (+8,7% dal mercato interno e +1,4% dal mercato estero).

[Via | ISTAT]