Metallografia microscopica: come analizzare i metalli industriali

La metallografia microscopica consiste sostanzialmente in un esame dei costituenti di un campione di metallo appunto: i costituenti in questione vengono posti in evidenza attraverso la spianatura e la lucidatura della superficie, senza dimenticare altre due fasi fondamentali, vale a dire l’attacco con degli opportuni reattivi e l’osservazione microscopica, seguita spesso dalla documentazione fotografica. Lo studio con piccoli ingrandimenti si chiama in gergo “macrografia” e serve proprio per osservare le forti eterogeneità che possono essere presenti, così come le soluzioni di continuità, in modo da riuscire a rilevare delle segregazioni, delle liquidazioni, delle disposizioni delle fibre e i correlativi sistemi di lavorazione.

Barge, l’antica segheria diventerà un polo archeologico industriale

La Segheria Colombatto di Barge (cittadina della provincia di Cuneo) rappresenta un elemento fondamentale del territorio in questione: l’intenzione del comune, il quale sta approntando il proprio piano regolatore proprio in questi giorni, è quello di dar vita a una vera e propria struttura museale, appositamente dedicata all’archeologia industriale, come previsto da almeno una settimana a questa parte. Di questi interventi si parlava già da tempo, ma ora sono divenuti più urgenti che mai a causa degli atti di vandalismo che contraddistinguono la zona e che rischiano di danneggiarla in maniera irreparabile. Il recupero dipende quindi essenzialmente dalla rapidità di messa in opera.

Generatori industriali: surriscaldatori, economizzatori e preriscaldatori

Vi sono dei generatori di vapore che sono in grado di utilizzare il calore sensibile dei fumi, riuscendo a diminuire la temperatura fino a 120-150 gradi: si tratta, nello specifico, dei preriscaldatori di aria, degli economizzatori e dei surriscaldatori. Procedendo con ordine, c’è da dire che i preriscaldatori dell’aria di combustione, i quali sono adoperati, in particolare, negli impianti ad altra produzione di vapore, vengono installati nell’ultimo tratto del percorso dei fumi prima del camino. Essi si trovano infatti in delle camere isolabili per mezzo di valvole, si inseriscono sull’aspirazione o sulla mandata del ventilatore e consentono di elevare la temperatura dell’aria esterna fino a un massimo di duecento gradi centigradi.

Il fenomeno degli eco-distretti industriali

L’ecocompatibilità industriale è un fenomeno che sta progressivamente interessando il nostro paese. Nello specifico, è la città di Prato quella che può vantare gli esempi e i modelli di maggior successo: si possono infatti citare gli impianti in cui si riutilizzano gli stracci, quelli per il riciclaggio delle acque industriali e molti altri distretti che si caratterizzano per questa attività decisamente “green”. Il comune toscano è così aperto allo sviluppo sostenibile che di recente si è proprio tenuto un convegno a tal proposito, un’occasione molto importante per conoscere meglio le tematiche in questione e comprendere quali sono le reali potenzialità degli eco distretti industriali nel nostro paese.

Metallurgia: la fabbricazione delle lime

La fabbricazione delle lime richiede un procedimento piuttosto particolare che va spiegato nel dettaglio. Anzitutto, è necessario riscaldare delle barre, profilate secondo la sezione della lima che si vuole ottenere, in degli appositi forni a nafta o a carbone; quindi, si fucinano, in modo da ricavare il codolo e dare la conseguente forma. Comunque, è sempre preferibile stampare al maglio e non oltrepassare la temperatura di fucinatura, la quale è compresa tra i 750 e i 950 gradi. Nella fase successiva, poi, si cuoce nuovamente al di sopra del punto critico superiore per almeno tre ore e quindi si lascia raffreddare in maniera piuttosto lenta nel forno.

Proprietà industriale: allarme dell’Indicam sul Made in Italy

L’Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione (Indicam) non ha usato mezzi termini: la sua intenzione attuale è quella di denunciare l’Italia per l’infrazione commessa nel non rispettare il diritto comunitario e, in particolare, le due indicazioni più importanti per quel che concerne la proprietà industriale, vale a dire “Made in Italy” e “100% Made in Italy”. La contraffazione non può che rappresentare un problema per il nostro paese ed è per questo motivo che il numero uno dello stesso Indicam, Carlo Guglielmi, ha lanciato l’allarme. In pratica, basterebbe un apposito testo legislativo per risolvere questa situazione e invece lo Stato brilla per il suo immobilismo.

Superfici metalliche: le prove dei rivestimenti protettivi

I rivestimenti protettivi delle superfici metalliche necessitano di alcune prove essenziali. Una delle più importanti è senza dubbio quella di corrosione accelerata: in pratica, i provini sono sottoposti a una nebulizzazione con soluzione al 10-20% di cloruro di sodio, operando quasi sempre a temperatura ambiente. Come linea generale, venti ore di corrosione salina corrispondono alla durata di circa un anno di esposizione del pezzo all’atmosfera di una città industriale che non è situata in vicinanza del mare. Spesso, poi, la nebbia salina viene ad essere sostituita dal metodo al bagnasciuga (il pezzo è alternativamente immerso per diverse ore nella solita soluzione salina al cloruro di sodio e lasciato esposto all’aria).

Pavimenti industriali: le ultime novità di Italcementi

Da domani e fino al prossimo 5 ottobre Rho, cittadina non distante da Milano, sarà la protagonista assoluta della Fiera Internazionale dell’Edilizia e dell’Architettura. Inutile aggiungere che uno degli stand più promettenti e più invitati sarà quello di una compagnia più che conosciuta nel nostro paese: si tratta di Italcementi, la quale intende potenziare ulteriormente la propria leadership industriale. Il gruppo in questione, infatti, presenterà delle novità molto interessanti per quel che concerne le superfici industriali, tra cui il cemento trasparente i.light, già reso noto nel corso della precedente edizione dell’evento, la quale si svolse a Shanghai, in Cina.

Trattamenti termici: la cementazione degli acciai

La cementazione, o carburazione, degli acciai consiste nell’incrementare il loro tenore di carbonio, partendo dagli strati superficiali, mediante la diffusione in mezzo carburante. Lo scopo specifico di tale operazione è quella di conferire alla superficie dell’acciaio dolce grande durezza, mentre l’interno riesce a conservare una buona tenacità, ottenendo così resistenza all’usura, agli urti e alle sollecitazioni alterne. La cementazione viene ad essere impiegata quando l’utilizzo dell’acciaio ad elevato tenore di carbonio sarebbe di ostacolo alla buona riuscita dell’operazione di tempra per la forma e per le dimensioni dei pezzi.

Accumulatori termici: i consumi industriali di vapore

Gli accumulatori termici sono utilizzati prevalentemente in quelle industrie che presentano dei diagrammi di consumo di vapore che sono molto variabili lungo tutto il corso della giornata: gli esempi più interessanti sono rappresentati, in particolare, dalle industrie che sono solite impiegare il vapore come mezzo di distribuzione del calore, quali gli zuccherifici e le cartiere, in modo che la caldaia possa funzionare in maniera efficace e costante al regime più favorevole. Inoltre, in tale maniera l’accumulatore stesso riesce a sopperire alle variazioni di consumo che si possono verificare in qualsiasi momento.