Start up e credito, nuovo decreto su Legge di Bilancio

CrowdfundingL’Italia cerca di adeguarsi alle nuove relata economiche della tecnologia, come gli altri paesi, che lasciano alle start up dei margini di miglioramento. Sono chiamati letteralmente stanze dei giochi, oppure sandbox in inglese, ovvero quei luoghi sicuri dove far giocare i bambini. Gran Bretagna, Singapore e altri paesi hanno già i loro sandbox, e anche l’Italia vorrà averli. Cos’è un sandbox? È appunto un luogo sicuro in modo che le start up possano sperimentare le loro innovazioni senza rischi. Sono 36 mesi senza regolamentazione stretta sul credito, per le sperimentazioni con pochi clienti, fino al lancio definitivo. Sono mesi spesso decisivi, vista la grande innovazione che chiaramente necessita rodaggio, nuova conoscenza e soprattutto nuova apertura mentale da parte della clientela. Ora il governo sta preparando il pacchetto fintech per le imprese innovative in campo finanziario. Nel Regno Unito la cosa funziona benissimo, e le nostre start up hanno avuto già qualche successo, come Satipay e Moneyfarm e Satispay, ma hanno bisogno di un quadro completo e innovativo. Pronto quindi il sandbox italiano, da definire con la Consob e Banca d’Italia. Intanto le prime novità potrebbero essere già pronte, con il permesso di cessione del credito per favorire l’anticipo fatture per le Pmi su piattaforma digital. Poi il peer-to-peer landing, da regolamentare come all’estero, per il prestito fra soggetti privati, e una regolamentazione del crowd funding. Cambieranno le tasse per i prestiti online, oggi al 26%, e la possibilità di emettere i minibond come in UK per il funding.