Taranto: si sblocca la copertura dei parchi minerari dell’Ilva

La copertura dei parchi minerari dell’ILVA di Taranto è vicina. Sembrano lontani i tempi in cui Emiliano diffondeva su Facebook la foto di un bambino con la maschera anti-gas, un’immagine che pur non riferendosi a Taranto aveva contribuito a scuotere l’opinione pubblica e ad alimentare il malcontento contro il più grande stabilimento siderurgico d’Europa.

E’ passato solo qualche giorno, ma il lavoro di Amministrazione Straordinaria, Am InvestCo Italy e Ministero dello Sviluppo Economico sembra dare i primi frutti.
L’opera di copertura dei parchi minerari sarà anticipata rispetto ai tempi previsti
, proprio grazie alla disponibilità del nuovo investitore (Am InvestCo Italy) a proseguire con il progetto già avviato e approvato dai Commissari Straordinari. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, dopo aver verificato la possibilità di sbloccare i fondi ha finalmente dato istruzione ai  Commissari  Straordinari  di  ILVA  Piero  Gnudi, Enrico  Laghi  e Corrado Carrubba di  avviare  i  lavori  di  copertura  dei  parchi  minerari.
Un intervento che, come detto, sarà realizzato sulla base del progetto  già  approvato e  appaltato dall’Amministrazione Straordinaria, che  l’investitore  Am  InvestCo Italy  ha  incluso  nel  piano ambientale approvato con  il  DPCM del  29  settembre 2017.

Nei  prossimi  mesi, come specifica il comunicato dell’ILVA,  l’azienda  procederà  con  tutte  le  attività  preliminari  previste dal  progetto, a partire  dalla  rimozione  dei  cumuli  e dalle altre misure propedeutiche.  Questa prima fase dei lavori sarà terminata  entro  gennaio  2018. Una  volta  ultimato  l’intervento  di  rimozione, fa sapere l’ILVA,  il  cantiere per la copertura  dei  parchi  primari  sarà avviato  e si  concluderà in 36 mesi.

Il  costo  per  la realizzazione  dell’opera  sarà  a carico  di  AM InvestCo Italy  come previsto  nel contratto sottoscritto  con  i  Commissari  Straordinari. L’Amministrazione Straordinaria dovrà quindi anticipare l’investimento, grazie ai fondi sbloccati dal Ministero, e poi rivalersi sul nuovo investitore. Entro tre anni, quindi, la copertura dei parchi minerari dell’Ilva sarà finalmente realtà.