Alcuni principi dell’organizzazione industriale

Lo studio delle lavorazioni si svolge nell’ufficio studi di fabbricazione (l’ufficio tecnico di officina) e prevede due distinte fasi, vale a dire l’analisi della costruzione e lo studio e la determinazione delle lavorazioni.

Nel primo caso si provvede a esaminare i disegni costruttivi, in particolare quelli che sono giunti dall’ufficio tecnico: dato che occorrono delle varianti, comunque, si vanno a inoltrare all’ufficio progetti le relative proposte di modifiche, accompagnate dal bilancio economico di convenienza per la produzione. Modificati e approvati i disegni costruttivi, questi ultimi vengono poi distribuiti ai reparti interessati. Nella seconda fase, invece, si espone il caso di quantità notevoli, per le quali è conveniente l’impiego di tutti i macchinari, gli attrezzi e gli impianti speciali che possono ridurre il costo.

Per le produzioni singole e quelle medie, inoltre, le specializzazioni dovranno essere in tutto o in parte eliminate. Da questa seconda fase ne derivano altre due: si tratta, nello specifico, dei cicli tecnologici di lavorazione e montaggio, con il conseguente progetto delle dotazioni gestionali e funzionali (i macchinari e le attrezzature) eventualmente necessarie, e dell’individuazione dell’impianto necessario e della sua disposizione nell’ambiente industriale (impianto immobili). Per riuscire a determinare i cicli di lavorazione e di montaggio, si analizzano i diversi elementi, andando a distinguere quelli che devono pervenire grezzi alle lavorazioni meccaniche da quelli che devono invece arrivarvi sotto forma di elementi definiti o di materiale indefinito.

Una volta compilato il ciclo provvisorio delle lavorazioni fondamentali che sono necessarie, si fissano per ognuna di esse i tempi di occupazione delle macchine, vale a dire le cosiddette “attività macchina” e di occupazione della manodopera, ovverosia di “operosità operaio”. Sulla base di tutto quello che si è appena descritto, in generale, si può prevedere il tipo di produzione possibile fra i due fondamentali cicli, vale a dire a flusso costante (ad esempio, le produzioni in grande serie) e a flusso intermittente (medie serie).