Archeologia industriale a Milano: il Museo dell’Acqua Potabile

Il Museo dell’Acqua Potabile (Spazio Acqua) di Milano rappresenta una testimonianza fondamentale per quel che concerne l’archeologia industriale meneghina e del nostro paese: nei locali che erano adibiti al sollevamento delle acque è immediatamente possibile ammirare la sala macchine, la quale è aperta al pubblico interessato. Ogni locale a cui si sta facendo riferimento è ovviamente dismesso, ma comunque un attento restauro nel corso degli anni Settanta del secolo scorso ha permesso di conservare in modo perfetto le attrezzature che un tempo venivano sfruttate per l’estrazione, la depurazione e l’immissione dell’acqua nella rete idrica di Milano.

La struttura museale in questione consente anche di apprendere diverse nozioni e curiosità sulle acque milanesi e sull’assetto urbanistico della città. In effetti, si parla soprattutto degli eventi del 1929-1930, quando i vari canali che scorrevano da queste parti furono occultati e utilizzati come semplici canali di scolo. Le principali attività industriali del luogo, poi, tra cui possiamo menzionare la Pirelli, la Falk e la Montedison, si avvalsero delle falde freatiche, anche se questa soluzione provocò numerosi problemi per quel che concerne l’approvvigionamento dell’acqua (anche quella potabile). Le falde in questione, comunque, hanno ricominciato ad aumentare a partire dagli anni Novanta, quando gli stessi stabilimenti industriali sono stati chiusi, creando allo stesso tempo dei sistemi di pompaggio per evitare gli allagamenti in caso di pioggia.

Il museo è dotato perfino di interessanti laboratori didattici, in modo da diffondere il più possibile l’importanza dell’acqua come risorsa. Una serie di fotografie, pannelli e grafici fa ripercorrere la storia dell’acquedotto milanese, concentrando l’attenzione sul numero di pozzi, la portata delle tubature e la capacità di contenimento delle vasche. L’ingresso a tale museo, splendido esempio di archeologia industriale, è gratuito, mentre le visite guidate sono messe a disposizione dopo una opportuna prenotazione (l’ubicazione è in Via Cenisio, non lontano dalla Stazione di Porta Garibaldi).