Archeologia industriale: il museo dell’Istituto Tecnico Omar

Spesso non serve recarsi in posti sperduti per ammirare le meraviglie italiane dell’archeologia industriale: l’Istituto Tecnico Industriale Omar di Novara presenta infatti al suo interno un interessante museo destinato a tutti gli appassionati di questa materia. Non è un caso che vi sia questa particolarità nella scuola piemontese, visto che sin dai primi anni del XX secolo si decise di dotare l’istituto di un edificio da adibire a vera e propria fonderia.

Questo stesso immobile non è poi molto cambiato nel corso del tempo, anzi la sua struttura iniziale è rimasta più o meno la stessa, con le caratteristiche tipiche delle fonderie di quell’epoca che possono essere ammirate ancora oggi. Tale testimonianza archeologico-industriale merita senza dubbio una visita, visto che si può comprendere a fondo cosa è stata la storia novarese in questo senso, un periodo temporale molto intenso e ricco di spunti soprattutto per quel che concerne la sperimentazione tecnologico. In aggiunta, non si può non riconoscere che questo istituto ha da sempre dedicato un’attenzione enorme alla formazione accurata dei propri studenti. I laboratori dell’Omar sono diversi e testimoniano tutto ciò; si tratta, nello specifico, di quello dedicato alla meccanica, all’elettrotecnica e all’automazione, all’elettronica e alle telecomunicazioni, ma anche alla chimica.

Non bisogna dimenticare neanche l’Associazione Omaristi, fondata un secolo fa su espressa iniziativa dell’ingegnere Enrico Gatti, il primo direttore della scuola: lo sviluppo nel tempo di questo ente ha consentito di avvicinare sempre più l’istituto al mondo del lavoro, assistendo e orientando i neodiplomati nella ricerca della loro prima occupazione. In tempi di crisi economica questo atteggiamento non può che essere sottolineato. I temi trattati dall’associazione stessa sono di interesse comune e specifico, con le conoscenze e le esperienze che sono trasferite per obiettivi di merito. Tale centro di orientamento, infine, permette di valorizzare le formazioni e il patrimonio morale e tecnico dei soci in questione.