Archeologia industriale: il Museo Minerario di Gambatesa

In Liguria, più precisamente nella Val Graveglia, nel comune di Ne (Chiavari), sorge uno dei più interessanti musei che fanno svettare fiera la bandiera dell’archeologia industriale italiana: si tratta del Museo Minerario di Gambatesa, il quale prende il nome dall’omonima miniera sotterranea che in passato consentiva di estrarre la braunite. I flussi turistici che vanta questa struttura sono davvero importanti, tanto che una visita in Liguria non può prescindere da questa tappa, visto che il percorso studiato non ha nulla da invidiare a Portofino o alle Cinque Terre.

Il museo in questione sorge all’interno del Parco Regionale dell’Aveto e la già citata Val Graveglia si trova proprio nella parte meridionale di quest’ultimo. Col passare del tempo le attività minerarie ed estrattive si sono amalgamate in maniera perfetta con l’ambiente circostante: la miniera si è dapprima focalizzata sui solfuri di ferro e rame, per poi concentrarsi anche sui silicati di manganese. Per fortuna si è deciso di riconvertire il sito in questione, consentendo così la visita dei sotterranei e di tutte le strutture logistiche esterne, senza dimenticare le attrezzature e gli archivi della miniera. I tour possibili sono ben quattro. Anzitutto, c’è il percorso principale, con la visita del sotterraneo a bordo di un trenino che un tempo serviva ai minatori, non prima di essersi muniti di un casco per proteggere la testa.

Il tour scolastico permette invece di usufruire di diverse agevolazioni fiscali. La visita estrattiva è una esperienza davvero unica, dato che con casco, lampada e stivali viene messa a disposizione l’opportunità di percorrere tre livelli della miniera, per una durata complessiva di ben due ore e mezza. Infine, c’è la visita tematica, vale a dire quella che si avvale di una guida specializzata e che permette di attraversare quattro livelli della miniera, in modo da arrivare fino al versante opposto della montagna. Dal 2009 l’estrazione mineraria viene considerata ultimata.