Architettura industriale: il palazzo degli uffici della Lowara

L’edificio per uffici per lo stabilimento Lowara di Montecchio Maggiore (provincia di Vicenza) è senza dubbio uno dei migliori progetti di Renzo Piano, nonché uno splendido esempio di cosa sia in grado di produrre l’architettura industriale moderna. Si tratta nello specifico del palazzo degli uffici relativo alla srl veneta, la Lowara appunto, leader nella produzione di pompe idrauliche e di sistemi di trattamento e di controllo dell’acqua. La costruzione dell’edificio da parte dell’architetto genovese risale al 1985: la collaborazione con la struttura direzionale dell’azienda montecchiana è stata fondamentale in questo senso, cerchiamo di capire il perché.

Anzitutto, l’intero spazio che è dedicato agli uffici copre una superficie di circa quattromila metri quadrati, 2.600 dei quali sono coperti, senza muri divisori e quindi anche senza uffici circoscritti in cui far operare insieme dirigenti e impiegati. Le vetrate della parte frontale sono in grado di far affacciare l’intera struttura sull’esterno. Per quel che concerne poi la copertura dell’edificio stesso, c’è da dire che Piano ha sfruttato l’idea della vela su cui soffia il vento: in effetti, i profilati in metallo presentano proprio una sagoma apposita di sostegno, mentre l’intelaiatura, a bielle di montanti, riesce ad essere leggera ed essenziale allo stesso tempo. L’ossatura del palazzo, dunque, delinea chiaramente quello che è il motivo architettonico di base.

Un discorso molto interessante si può fare anche in relazione ai soffitti, la cui lamiera è ondulata e prestampata: in tal modo, la frammentazione è riflessa, con tanto di propagazione omogenea dell’acustica, senza dimenticare il pavimento che copre il sistema generale di distribuzione. Insomma, tutto è armonizzato al massimo, oltre che coerente. In aggiunta, un cenno lo meritano i sensori termici della copertura: questi ultimi diffondono getti d’acqua quando l’ambiente si surriscalda troppo in estate, visto che altrimenti la ventilazione naturale che è presente all’interno non sarebbe sufficiente (la temperatura si abbassa proprio grazie a tali getti).