Aree industriali eco-sostenibili: il progetto Meid dell’Enea

Sempre più persone e istituzioni si stanno accorgendo finalmente della importanza incredibile che è insita nella sostenibilità ambientale dei siti industriali: in particolare, si è capito come essa sia fondamentale per migliorare e sviluppare il territorio, quindi le riflessioni nazionali e internazionali degli ultimi tempi si basano proprio su questo approccio. Non è un caso, dunque, che esista addirittura un progetto europeo di questo tipo, il Meid, acronimo che sta a indicare il Mediterranean Eco-Industrial Development, vale a dire lo Sviluppo Industriale Eco-Sostenibile. La presentazione ufficiale è avvenuta proprio nel corso della giornata di ieri a Roma, grazie all’Enea (si tratta dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

Entrando maggiormente nel dettaglio, l’ente in questione e l’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio hanno sfruttato al massimo i fondi stanziati dalla Comunità Europea, i quali dovranno essere sfruttati per dar vita a un modello condiviso volto a progettare, gestire e realizzare le aree industriali sostenibili nei paesi del Mediterraneo. Un altro traguardo che è necessario raggiungere è quello del minore impatto ambientale possibile, diffondendo in tutti i modi le tecnologie verdi e pulite. Tra l’altro, le zone a cui si sta facendo riferimento presentano delle criticità non certo insignificanti, dato che la densità abitativa è molto ampia, ma vi sono anche altri problemi: ad esempio, si possono citare la tradizione manifatturiera, gli utilizzi eccessivi del suolo, le difficoltà relative alla mobilità e molto altro.

Per arrivare alle soluzioni più efficaci ed efficienti, però, bisogna che tutti gli attori collaborino, dalle aziende alle istituzioni, passando anche per gli enti locali, l’industria e i cittadini. Il modello intende soddisfare molte esigenze, come quelle della comunità locale, delle piccole e medie imprese e anche della competitività in generale. Le premesse per far bene ci sono tutte, tanto più che i test saranno numerosi in tutti i paesi coinvolti (Italia, Spagna, Francia, Grecia, Bosnia Erzegovina e Malta).