Il biomonitoraggio del mercurio per l’area industriale di Siracusa

Dopo lo studio condotto dall’Assessorato della Salute della Regione Sicilia, l’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Siracusa ha avviato il biomonitoraggio, un programma essenziale per quel che riguarda questa zona d’Italia: in effetti, si sta cercando di capire qual è l’impatto reale e concreto del mercurio sulla popolazione che risiede nell’area industriale siracusana. Nel dettaglio, ad essere coinvolti sono già stati Augusta e Melilli, due comuni che si trovano proprio nella provincia in questione, mentre manca all’appello solamente Priolo.

Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che Melilli è attualmente coinvolto da tale monitoraggio, con un campione di residenti che è stato scelto in maniera del tutto casuale. In pratica, ogni singola persona verrà contattata per rispondere a una sorta di intervista-questionario, in modo da conoscere in maniera dettagliata quale sono le sue tipiche abitudini. Chi avrà i requisiti in regola e avrà anche concesso il proprio consenso verrà quindi selezionato per il dosaggio di mercurio sul sangue, le urine e i capelli. Deve essere la comunità locale a beneficiare in primo luogo di tutto questo, ecco perché la stessa Asp si sta prodigando affinché i cittadini scelti e contrattati forniscano la loro disponibilità, partecipando a uno studio che è stato pensato prima di tutto per la loro salute.

La collaborazione offerta dal Cnr di Capo Granitola (provincia di Trapani) impreziosirà l’iniziativa, visto che si potranno comprendere meglio i livelli di contaminazione dell’ambiente. I questionari vengono somministrati anche grazie al Dipartimento di Igiene dell’Università di Catania. Ogni singolo dato raccolto in tale ricerca diventerà fondamentale per utilizzi statistici e di tipo epidemiologico. Qual è il funzionamento esatto? Anzitutto, si provvederà a incrociare i dati e le stime relative alla contaminazione da mercurio per quel che riguarda l’aria, l’acqua, il suolo e i sedimenti marini (si sta parlando del caso di Augusta) con quelli del campione casuale a cui si è fatto riferimento in precedenza.