Caltanissetta: la difficile situazione di Moncada e Lo Cascio

Sono senza dubbio il settore metalmeccanico e quello dell’impiantistica che stanno soffrendo enormemente in Sicilia: le industrie in questione stanno riservando brutte sorprese anche a quelle imprese che si possono definire solide e in buono stato di salute, tanto è vero che perfino queste ultime sono ora costrette a licenziare o ad adottare la mobilità per i loro dipendenti. Entrando maggiormente nello specifico, la situazione che preoccupa di più è quella relativa alla città di Caltanissetta. L’industria metalmeccanica non vive il suo miglior momento e lo stanno capendo bene due nomi importanti in questo senso come Lo Cascio, società attiva nella zona industriale e celebre per i suoi serbatoi, fondi bombati e lamiere, e Moncada.

Quest’ultima è una vera e propria multinazionale, oltre che uno dei principali operatori italiani indipendenti nel settore delle fonti rinnovabili. Il problema di fondo in entrambi i casi è rappresentato dalla sempre minore presenza di commesse, vale a dire tutte quelle attività a carattere temporaneo che servono a sviluppare dei progetti settoriali. Si sono già movimentate in massa numerose sigle sindacali. I numeri non sono affatto incoraggianti. In effetti, si parla di messa in mobilità per settanta operai della Lo Cascio, senza che i responsabili del gruppo siciliano abbiano ancora spiegato bene le loro intenzioni.

Per quel che riguarda, invece, Moncada, la cui sede ufficiale si trova ad Agrigento, lo stabilimento che è attivo nella produzione di pannelli fotovoltaici dovrà far fronte a una pesante riduzione del proprio organico, vale a dire venticinque dipendenti, a cui spetterà la mobilità. Chi potrà rimanere può dirsi però del tutto al sicuro? Visti i tempi che corrono non si può rispondere con certezza assoluta. Questi stessi pannelli, tra l’altro, sono destinati quasi solamente al Sudafrica, di conseguenza molti piani sono stati rivisti, anche e soprattutto a causa dei minori incentivi per le energie rinnovabili.