Sicurezza sul lavoro

Sicurezza sul lavoro: come scegliere l’abbigliamento da cantiere

I lavori svolti in cantiere in molti casi si possono rivelare pericolosi anche quando richiedono lo svolgimento di mansioni in apparenza semplici. Per questo motivo è fondamentale adottare tutti gli accorgimenti e le precauzioni indispensabili per raggiungere i livelli più elevati possibili di sicurezza in cantiere, attraverso la scelta di un abbigliamento da lavoro antinfortunistico adeguato.

Sicurezza sul lavoro
Sicurezza sul lavoro

Come realizzare una perfetta saldatura autogena

26994L’attrezzatura necessaria per eseguire la saldatura autogena è costituita da un cannello, un doppio tubo di gomma collegato alla bombola del gas e al generatore dell’ossigeno (recipiente in metallo). Il contenitore in questione è un cilindro di metallo robusto in cui viene introdotto il supporto della cartuccia di ossigeno accesa. Le cartucce di ossigeno possono essere reperite in maniera molto semplice in diverse grandezze, in modo da poter essere poi adattate al tipo di ugello che si desidera impiegare. La durata complessiva di queste stesse cartucce, inoltre, è variabile e compresa fra i tre e i dodici minuti per la precisione.

Gli accessori e la ferramenta utili per unire i mobili

C14-CELIK-CIVATA-VE-SOMUN-CESITLERI_b_20110805_144649Realizzare dei mobili in maniera rapida richiede delle unioni ben precise, con strumenti che possono risultare utili per gli scopi più diversi. Si tratta di ferramenta e accessori brevettati che semplificano di gran lunga il lavoro e garantiscono un rapido smontaggio e rimontaggio delle parti. Un esempio interessante è quello delle spine di legno. Queste ultime sono dette anche “cavicchi” oppure “perni” e rappresentano senza dubbio il mezzo più diffuso per unire i piani con i fianchi dei mobili. I cavicchi in questione, i quali sono fabbricati con dei tondini scanalati per le unioni in vista, si trovano disponibili in diametri e lunghezze diverse, già pronti o a metraggio.

Wpc: il momento magico dei profilati pieni

profili_plastica_pieni_diagonaleLa nona conferenza sui Wood Plastic Composites (i materiali compositi in legno e plastica per la precisione) si è svolta a Vienna tra il 25 e il 27 febbraio scorsi: è stata proprio questa l’occasione sfrutta dalla Battenfeld-Cincinnati, azienda tedesca che è leader mondiale per quel che concerne la tecnologia estrusiva, ha allestito una importante prova di produzione. Entrando maggiormente nello specifico, si sta parlando di un profilato pieno. In pratica, è stato preso in considerazione FiberEx 114, il nuovo estrusore parallelo a due viti della compagnia di Hannover, con una dimostrazione dal vivo offerta ai visitatori per quel che riguarda il funzionamento vero e proprio.

I lavori idraulici sui tubi di rame, ferro e piombo

Svolgere in maniera autonoma i lavori relativi agli impianti di luce elettrica e gas può essere spesso pericoloso, mentre per i tubi dell’acqua e gli scarichi si può procedere con una buona sicurezza. In particolare, un discorso del genere può essere fatto per i tubi che sono realizzati in ferro, in rame e in piombo. In particolare, i tubi di rame risultano essere piuttosto malleabili e resistono agli effetti della corrosione. In aggiunta, sono anche in grado di sopportare una pressione che è dieci volte superiore rispetto a quella del ferro, più precisamente duecento bar.

Gli strumenti e i metodi per realizzare l’intonaco

Per ottenere un ottimo intonaco ci vuole soltanto un po’ di pratica, visto che per imparare basta avere pazienza. Di solito si distinguono due tipi di intonaco: quello che va applicato sui muri esterni e quello destinato alle pareti interne. Per quel che riguarda gli esterni, è consigliato l’utilizzo di una malta cementizia, mentre per gli interni è senza dubbio meglio affidarsi alla più tenera malta di calce. Su una base grezza e assorbente è sufficiente uno strato di intonaco di fondo. Talvolta, poi, per ottenere la necessaria solidità, è necessario gettare due o tre strati. L’attrezzatura necessaria è presto detta.

Come funzionano le serrature a cilindro

Le serrature a cilindro esistono da moltissimo tempo. Nel lontano 1844, infatti, l’americano Linus Yale pensò bene di utilizzare una combinazione di piccoli perni per riuscire a fermare una serratura. I perni in questione sono divisi tra loro, mentre nel nucleo centrale possiamo trovare i perni pieni, diversamente dalla parte fissa, dove si trovano quelli cosiddetti “a guscio”. Se nella serratura in questione non c’è la chiave, allora le molle sotto i perni a guscio spingono questi all’interno del nucleo. Di conseguenza, in questa maniera il nucleo stesso non può mai girare.