Chimica industriale: la stabilizzazione delle benzine e del vetro

Nella chimica industriale il termine stabilizzazione si riferisce a diversi elementi. Ad esempio, la stabilizzazione delle benzine è una operazione che prevede di separare gli idrocarburi gassosi (in primis il propano e il butano) dalle benzine ottenute sia dal frazionamento del greggio che dai vari processi di cracking. La presenza di questi stessi idrocarburi andrebbe a determinare delle perdite piuttosto ingenti di peso per evaporazione nel corso dell’immagazzinamento, del travaso e del trasporto: in aggiunta, si verrebbero a verificare diversi inconvenienti per quel che concerne i carburatori dei motori (il termine tecnico che viene utilizzato è quello di “vapour lock” per la precisione).

La stabilizzazione industriale delle benzine, poi, consiste nella distillazione in maniera frazionata in una colonna a piatti. La benzina che è stabilizzata si va a raccogliere sul fondo della colonna in questione, mentre gli idrocarburi allo stato gassoso la risalgono, andandosi a raccogliere alla sommità. L’altra stabilizzazione chimica a cui si può fare riferimento è quella termica del vetro. In pratica, si tratta di un trattamento di tipo termico che ha per scopo l’annullamento delle tensioni interne e che consiste nel mantenere il vetro per alcuni giorni a una temperatura che è relativamente alta, più precisamente dell’ordine di duecento fino a un massimo di trecento gradi.

Alla stabilizzazione vengono sottoposti quei vetri a cui si richiede la minima deformazione permanente in conseguenza di brusche variazioni di temperatura, anche quelle che possono essere considerate più moderate. È il caso, tanto per fare un esempio, di quei vetri che sono impiegati per la costruzione di termometri che funzionano a mercurio, in cui si vuole evitare il fenomeno che è chiamato “spostamento dello zero”. Quest’ultimo inconveniente, uno spostamento uniforme sulla scala, si può comunque evitare utilizzando un vetro speciale come quello di Jena e controllando il termometro in maniera periodica per conoscere il valore dello spostamento.