Il design industriale può favorire l’internazionalizzazione

La premiazione di ieri dei Compassi d’Oro è stata anche l’occasione per discutere del reale valore del design industriale nel nostro paese.

Come è emerso da una ricerca dell’Adi (Associazione per il Disegno Industriale), le esportazioni rappresentano un fulcro fondamentale di questo settore: l’analisi è stata condotta su ben 155 società iscritte all’associazione stessa, per le quali quasi il 90% della produzione complessiva può essere ascritto proprio all’export. Inoltre, gran parte di esse sono riuscite ad affrontare in maniera migliore la crisi economica grazie all’internazionalizzazione, il cui incremento è stato senz’altro favorito dalla qualità dei prodotti e dal contenimento degli effetti negativi.

I dati in questione si riferiscono al periodo che va dal 2006 al 2010, ma ci sono previsioni altrettanto ottimistiche anche per il 2012, visto che le vendite dovrebbero far registrare ottime performance soprattutto in Europa e in Oceania. Tra l’altro, una indagine recente e molto simile a questa aveva messo in luce come il disegno industriale sia un elemento essenziale per la sopravvivenza delle piccole e medie imprese.

Insomma, gli investimenti all’estero sono una delle chiavi del successo, come testimoniato da Zucchetti, vincitrice di uno dei compassi d’oro per merito della sua divisione Kos, una delle più innovative da questo punto di vista.