Design industriale: presentata la mostra Contenitore-contenuto

La giornata odierna è stata davvero interessante per la città di Ferrara: al Palazzo Tassoni Estense, infatti, vale a dire la facoltà di Architettura dell’università emiliana, è stata presentata la mostra denominata “Contenitore-contenuto”. Di cosa si tratta esattamente? I protagonisti assoluti di questo allestimento saranno gli studenti del secondo anno del corso di laurea in Design del Prodotto Industriale, con il Laboratorio di Tecnologie di Prodotto che la farà da padrona.

L’obiettivo è piuttosto semplice, val a dire l’esplorazione dei processi che portano alla generazione degli artefatti con cui abbiamo a che fare tutti i giorni. Nello specifico, si tratta dei contenitori in plastica, sui quali gli studenti sono stati invitati a formulare delle proposte altamente innovative. La prima fase in assoluto di questo progetto ha riguardato il rilevamento di un oggetto contenitore domestico già esistente: in aggiunta, si è provveduto anche a tradurlo in un senso più grafico e rappresentativo, realizzando di conseguenza un modello solido in cartone. In questa maniera, è stato possibile approfondire diversi aspetti, in particolare quelli produttivi e quelli legati alla materia. I materiali polimerici hanno ricevuto una attenzione tutta particolare, con una focalizzazione molto importante sulle tipologie, sulle caratteristiche e sulle varie tecnologie.

La seconda fase, al contrario, è stata quella che ha previsto la scelta da parte di ogni studenti tra un ampio elenco di oggetti, con l’obiettivo di progettare un nuovo contenitore che potesse migliorare e innovare quello esistente. L’azienda vicentina Ve.Ca. spa ha consentito di visionare la realtà produttiva del comparto delle materie plastiche, mentre presso lo studio Bf di Vicenza sono stati progettati gli stampi utili in questo caso. La terza e conclusiva fase ha permesso di realizzare il prototipo dal punto di vista fisico, tanto che non si è lesinato l’utilizzo di macchinari industriali: tutti gli elaborati, poi, sono stati raggruppati per dar vita a questa esposizione aperta al pubblico.