Il Giappone della Seconda Rivoluzione Industriale

Nel quadro dell’espansione sempre più inesorabile e continua del capitalismo industriale e finanziario non possono mancare degli accenni a nazioni di cui magari non si potrebbero immaginare gli sviluppi di questo tipo: spostando l’attenzione sul continente asiatico, infatti, ci si può soffermare sul Giappone. Il cambiamento fondamentale per i nipponici avvenne grazie a una decisione imposta dagli Stati Uniti. Nello specifico, nel biennio 1853-1854 il governo di Washington aveva deciso di aprire in maniera definitiva tutte le strutture portuali del paese con degli interventi navali piuttosto decisi e mirati.

Come è noto, il mare e i suoi collegamenti rappresentano un elemento strategico per i giapponesi, dunque questa rivoluzione industriale non deve stupire più di tanto; più che altro, bisogna sottolineare come questa svolta rappresentò una vera e propria rottura col passato, tanto che fu possibile uscire totalmente da un isolamento che era durato da fin troppo tempo, ma che era stato mantenuto in nome del potere della feudalità (il cosiddetto “shogunato”), dando il via a un’età di profonde riforme dal punto di vista politico e sociale. Il Giappone subì una espansione fenomenale e si aprì in maniera completa allo spirito imprenditoriale del capitalismo che imperava in Occidente; pertanto, si riuscì ad arrivare, nel giro di pochissimi anni, a una competizione davvero agguerrita, in particolare per quel che concerne l’intera area del Pacifico con i paesi dell’Europa e con gli stessi Stati Uniti.

Le classi dirigenti che avevano gestito la trasformazione appoggiarono lo sviluppo di un’industria moderna destinata a imporsi presto sui mercati mondiali, soprattutto nei settori tessile e meccanico. Nacque così un ceto imprenditoriale che non esitò a servirsi di tecnici stranieri e a inviare i propri figli nelle università straniere. Si progettò una rete ferroviaria, si costruirono acciaierie e cantieri navali, si creò anche una importante industria attiva nel campo idroelettrico, per uno sviluppo che è durato fino ai giorni nostri.