Gli impianti industriali a sprinkler

Gli sprinkler sono delle installazioni fisse di protezione antincendio che si caratterizzano per l’impiego di speciali ugelli erogatori: questi ultimi sono mantenuti in uno stato di chiusura da un’apposita piastrina che è realizzata in lega metallica fusibile a una temperatura prefissata, oppure da un bulbo o un’ampolla di quarzo che contiene un liquido con elevata tensione di vapore che a un’altra temperatura prestabilita provoca la rottura dell’ampolla stessa. Gli impianti a sprinkler sono sostanzialmente di due tipi: anzitutto, vi sono quelli a umido, vale a dire con dei tubi sempre pieni di acqua in pressione, e quelli a secco, cioè con dei tubi che sono mantenuti sotto pressione di aria compressa.

Gli impianti industriali a umido sono i più comuni in assoluto quando è necessario proteggere i locali che non sono soggetti al gelo; quando la temperatura dell’ambiente raggiunge un valore prefissato uno o più ugelli si aprono e l’acqua inonda l’area sottostante spargendosi secondo un profilo che è all’incirca conico o anche parabolico. Negli impianti a secco, la fusione della piastrina o la rottura del bulbo provocano la caduta di pressione dell’aria nella condotta e l’afflusso dell’acqua attraverso una valvola non più tenuta chiusa dalla pressione dell’aria.

Ogni singolo sprinkler con cui si può avere a che fare è in grado di proteggere un’area compresa tra i sette e i dodici metri quadri. In casi molto speciali e in relazione al tipo di incendio possono venir usati mezzi estinguenti diversi dall’acqua (ad esempio la schiuma, l’anidride carbonica, le polveri trattate e i composti alogenati). L’ugello erogatore si caratterizza per la tubazione della rete antincendio, un apposito raccordo a T e lo sprinkler stesso. Il bulbo, infine, assume colori diversi a seconda della temperatura, partendo dal rosso (68 gradi), passando per il giallo, verde, blu, lilla, nero e il nero finale che equivale a 260 gradi.