L’inquinamento industriale ai tempi degli antichi Egizi

Sembra incredibile, ma anche gli antichi Egizi erano esposti all’inquinamento dell’aria.

La constatazione è giunta dall’Università di Manchester, la quale ha esaminato quindici mummie di diversa estrazione sociale, rilevando una forte presenza di particolati nei polmoni. Queste microscopiche particelle possono provocare malattie respiratorie e addirittura il cancro e sono solitamente collegate alle attività post-industriali, come ad esempio le combustioni fossili.


Come si spiega allora un inquinamento così antico? La ricerca è stata condotta da Roger Montgomerie: la scoperta è alquanto bizzarra, ma può essere spiegata col fatto che anche se l’antico Egitto rappresentava una società pre-industriale, la popolazione si dedica frequentemente ad attività come la cucina e la lavorazione ed estrazione dei metalli, le quali avrebbero potuto provocare l’inquinamento in questione. Inoltre, bisogna ricordare che il clima egizio, con i suoi deserti e tempeste di sabbia, potrebbe aver agevolato il trasporto e l’inalazione dei particolati stessi.

Molte risposte verranno date da un esperimento di Montgomerie, che intende bruciare diverse forme di carburanti utilizzati dagli Egizi, cercando di catturare le particelle generate. Non sono poi da escludere nuove visite ai siti archeologici per prelevare la sabbia di quegli antichi luoghi e comprendere se realmente essa fosse impregnata delle prime forme di inquinamento industriale.