Inquinamento industriale: quali malattie si rischiano

L’inquinamento industriale, insieme ai rifiuti cittadini e ai cambiamenti fin troppo rapidi del clima rappresentano un mix davvero pericoloso per la nostra salute.

Un recente convegno nella città di Parma, “Ambiente e salute”, ha messo in luce proprio questa tendenza, con la constatazione che tali fattori sono i principali responsabili di malattie come l’ictus, le patologie cardiovascolari e molte altre: il periodo di riferimento è stato il triennio 2008-2010, ma la situazione è tutt’altro che risolta. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’inquinamento industriale che è attualmente presente in atmosfera, ha provocato un numero di ricoveri per scompensi cardiaci e al miocardio sempre più alto, non una semplice coincidenza.


In effetti, si respira fin troppo particolato di carbonio, oltre alle polveri sottili e ultrafini, conseguenza delle lavorazioni industriali più pericolose (chimica, macchinari agricoli e altri comparti attivi nella trasformazione dei combustibili) e quindi non può essere un caso che vi siano così tanti ricoveri in ospedale.

È triste dover ammettere che nei luoghi più inquinati e industrializzati ci si ammala e si tende anche a morire più facilmente che altrove: qualche bonifica ambientale sarebbe gradita, ma intanto il pieno rispetto del Protocollo di Kyoto e delle relative emissioni in atmosfera di anidride carbonica da parte delle industrie potrebbe fornire un contributo prezioso.