La UE pensa ad un maxi fondo per le grandi imprese

maxi fondoL’economia europea stenta e la Ue sta pensando ad un maxi fondo per le grandi imprese del continente, che le possa rilanciare sulle grandi aziende mondiali. Cina ed Usa sono in vantaggio, e vantano colossi come Alibaba e Google, mentre l’Europa non riesce a imporre le sue multinazionali sul mercato.

Non è un buon momento per le aziende europee, quelle grandi. L’economia stenta e anche la Germania vive una forte battuta d’arresto. Prima era il treno tedesco a trainare il continente, ma ora la Germania è in forte difficoltà e tra poco potrebbe vedere il suo settore bancario tremare, con i problemi che stanno vivendo Deutsche Bank e la Commerzbank.

Arriva quindi la rivelazione del noto quotidiano britannico Financial Times, che riferisce dell’idea della nuova presidente Ursula von der Leyen, che vorrebbe mettere sul piatto circa 100 miliardi.

Il fondo

La presidente sta pensando ad un fondo che possa aiutare le grandi aziende in alcuni settori dove la concorrenza cinese e americana è troppo forte per essere contrastata senza un intervennto diretto della Ue. Per questo vorrebbe mettere in campo un fondo finanziato dagli Stati membri, sull’esempio cinese, con Pechino che non ha mai fatto mancare il suo supporto alle aziende.

In Cina però queste sono per la maggior parte statali, e anche quelle private devono rispettare determinate regole che ne fanno delle impresi indubbiamente cinesi.

La Cina poi ha “mezzi finanziari senza precedenti”, secondo quanto riferisce un documento pubblicato dal quotidiano britannico, con “il potenziale per cancellare l’attuale dinamica di innovazione e la posizione industriale dell’industria europea in alcuni settori”. Quel che manca all’Europa, secondo la von der Leyen, che vuole strumenti per l’occupazione e il rilancio dell’economia nei settori strategici chiave.
Per superare l’intervento statale nel settore privato, la presidente vorrebbe un fondo che possa acquistare parte dl capitale delle società europee più importanti in determinati settori, così da svilupparli con soldi freschi e portarli alla leadership a lungo termine.

In pratica fondi pubblici per portare l’Europa a competere con Cina e Usa, mantenendo anche un controllo sulle aziende, senza però gestirle direttamente. Una sorta di “quarta via” dell’economia, che però viene smentita proprio dalla commissione:

“Questo documento non dovrebbe ricevere alcun credito, non è stato nemmeno visto dai vertici politici della Commissione o dal presidente eletto Ursula von der Leyen, che entrerà in carica il primo novembre e tanto meno approvato”, secondo la portavoce.