La lavorazione industriale delle pelli

Le pelli di mammiferi, bovini, suini, ovini e caprini, nonché quelle dei cervidi e dei rettili, diventano dei cuoi e dei pellami dopo essere state opportunamente lavorate. La qualità di esse dipende ovviamente dalla provenienza, dal modo di vivere, dall’alimentazione e dall’età dell’animale. Le pelli di animali giovani, infatti, sono molto migliori dal punto di vista qualitativo; nelle femmine, poi, il prodotto è superiore rispetto a quello dei maschi. In aggiunta, il buon pascolo, la cura e la selezione delle bestie migliorano in genere le caratteristiche del prodotto finale. Ma come si lavorano le pelli dal punto di vista industriale? Una volta giunte in conceria, queste ultime si lasciano macerare in modo da riacquistare la loro iniziale morbidezza.

Degli appositi prodotti chimici impediscono che vengano attaccate da muffe, poi viene eliminata la cute che reca il vello. Le pelli passano quindi nelle apposite macchine che le dividono a strati. Quello migliore è sempre quello superiore, in particolare per la sua porosità. Le pelli lavate nella calce e passate nel bagno di tannino sono stese e lisciate: durante questo specifico procedimento si eliminano in maniera definitiva i resti del derma, dei bulbi piliferi e delle ghiandole sebacee. A questo punto, gli esperti definiscono “nude” le pelli, visto che presentano un colore bianchiccio e sono caratterizzate dalla sola cute. Il processo più delicato e importante, la concia, avviene in fosse o barili.

È qui, infatti, che le pelli acquistano la loro elasticità e duttilità. I differenti prodotti che sono impiegati per il trattamento determinano l’aspetto e le caratteristiche finali del prodotto in questione. Nella concia vegetale si impiegano estratti di piante, ricavati da cortecce, frutti, foglie, legno e radici. La concia minerale, al contrario, fa affidamento sul cromo e l’allume di rocca, tanto che poi i tipici impieghi sono quelli destinati all’abbigliamento. La concia grassa, infine, è sfruttata per le pelli scamosciate, per uso detergente.