Metallurgia: la fabbricazione della ghisa

Gran parte della ghisa come prodotto siderurgico viene fabbricata mediante l’alto forno (l’altezza è di circa trenta metri).

Lo spessore e la refrattarietà delle pareti tende a crescere dall’alto al basso, così da raggiungere la dimensione di poco più di un metro: dal lato esterno, poi, vi sono anche delle fasce saltuarie realizzate in lamiere di ferro. I prodotti siderurgici sono ottenuti da diversi minerali di ferro. Quali sono quelli più importanti?

Tra i tanti, si possono citare la magnetite (detta anche calamita naturale per le sue proprietà magnetiche), l’ematite rossa, il ferro oligisto, la limonite (conosciuta bene anche come ematite bruna, il minerale di ferro forse più diffuso), la siderite (il suo nome alternativo è quello di ferro spatico) e le ceneri di pirite (pirite torrefatta). Prima della torrefazione e dopo questa fase, i minerali sono sottoposti solitamente alla cosiddetta spezzatura, dato che i frammenti devono riuscire a raggiungere delle dimensioni approssimative di un pugno. In effetti, tutti quei frammenti che sono considerati troppo piccoli vengono macinati, impastati con cemento, così da ricavare delle mattonelle. Le altre operazioni relative alla preparazione del minerale sono l’arricchimento (si lascia cadere il minerale davanti a dei magneti che poi deformano la traiettoria) e il lavaggio, quest’ultimo essenziale per liberare gli stessi dall’eccesso di ganga, ovvero il materiale di scarto. Nell’ambito della fabbricazione della ghisa, inoltre, assume una certa rilevanza anche il coke metallurgico.

Si tratta dell’unico combustibile che viene adoperato in tale fase; esso si ricava essenzialmente dalla distillazione secca del litantrace grasso, vale a dire il composto ricco di sostanze agglutinanti, e a corta fiamma (privo cioè delle sostanze volatili). Questo tipo di coke è dotato di una notevole durezza e anche la compattezza ha il medesimo pregio, anche perché le due caratteristiche sono necessarie per le grandi pressioni a cui è soggetto l’alto forno (la tipica temperatura che si raggiunge al momento della distillazione è pari a mille gradi).