Nuovi spiragli per l’archeologia industriale di Empoli

L’archeologia industriale di Empoli può finalmente tirare un bel sospiro di sollievo: in effetti, come è emerso dall’ultima seduta del consiglio comunale, c’è un piano ben preciso per il recupero dell’area ex Vitrum, con la bonifica ambientale che potrebbe essere avviata nel corso dei prossimi mesi. L’impegno preciso del comune toscano è quello di realizzare un parcheggio interrato, con tanto di pubblico accesso dal lato relativo alla stazione ferroviaria. Si tratta di una struttura che ha avuto un glorioso passato industriale, con un capannone e dei fabbricati che ormai cadono a pezzi.

Le intenzioni espresse in passato (la chiusura definitiva risale a venti anni fa per la precisione) erano quelle di far sorgere degli appartamenti, dei negozi e una piazza. Lo stesso discorso vale per la ex Montepagani o Montevivo. Questo stabilimento è stato protagonista tra il 1908 e il 1985 della produzione di additivi chimici, come ad esempio l’acido solforico e il solfato di rame, ma si può ben capire quali siano gli svantaggi ecologici. Tra l’altro, l’area in questione è stata sfruttata a più riprese dagli immigrati come vero e proprio rifugio. Ebbene, ormai è sbloccato il contatto tra il comune stesso e i proprietari dell’area.

Si parla in questo caso di realizzare una zona residenziale pubblica da ben tremila metri quadrati, con la porzione di terreno che sarà messa a disposizione a titolo gratuito dal municipio stesso. In questo ex complesso industriale, poi, troveranno adeguato spazio i fondi commerciali e quelli popolari. Un discorso interessante deve essere fatto per la ex Cesa. Nel dettaglio, è stato annunciata la messa in sicurezza di tale struttura, con la bonifica e l’incapsulamento dell’amianto che hanno richiesto un impegno non indifferente. L’ultimo cenno, infine, lo merita la ex Fiammiferi Rosselli, su cui si attende una pronuncia del consiglio comunale a breve (il progetto è equamente diviso tra funzioni commerciali e residenziali).