Le operazioni di trattamento degli acciai

Quali sono le più importanti operazioni di trattamento degli acciai?

Anzitutto, si può cominciare con il riscaldamento per i trattamenti di ricottura, normalizzazione e tempra: il primo procedimento da seguire è quello di riscaldare in modo tanto più lento e uniforme quanto maggiore è il tenore di carbonio, fino a settecento gradi circa, nel caso si tratti di semplici acciai al carbonio, mentre gli acciai rapidi e quelli speciali richiedono temperature senz’altro più alte. Si arriva, quindi, fino alla maggiore temperatura che è prescritta, si consente alle trasformazioni strutturali di compiersi nel senso e nell’estensione voluti, si evitano gli effetti delle ossidazioni e infine si possono porre i pezzi in un tubo di ferro ben turato alle estremità.

Ovviamente, bisogna sempre rispettare la corrispondenza approssimativa tra la temperatura e i colori di arroventamento. La ricottura è un’altra operazione fondamentale da questo punto di vista. Gli effetti principali di questo procedimento sono presto detti: tra gli altri, possiamo citare l’omogeneizzazione della struttura rispetto ai vari componenti, ad eccezione però della cementite che tende a coagularsi nuovamente nel raffreddamento lento, ma anche la determinazione di un massimo di “addocilmento”. Essa, inoltre, elimina le tensioni interne nel materiale lavorato a caldo e non normalizzato e in quello incrudito. Per quel che concerne la durata, quest’ultima è strettamente dipendente dalla quantità dell’acciaio e più precisamente dalle eterogeneità della struttura.

La normalizzazione, invece, non è altro che il riscaldamento dell’acciaio a temperature superiore ai 150 gradi al termine della trasformazione a caldo: lo scopo è quello di rendere ancora una volta omogenea la struttura rispetto ai componenti, in particolar modo rispetto al carbonio. In conclusione, merita un accenno anche la nitrurazione; in questo caso si diffonde l’azoto al posto del carbonio negli strati superficiali dell’acciaio dolce, così da ottenere una cementazione di maggiore durezza superficiale, a fronte però della necessità di impiegare acciai contenenti alluminio o cromo.