Prodotti dell’industria chimica: la poltiglia bordolese

La poltiglia bordolese è un anticrittogamico tipico della chimica industriale: con questo termine si indicano solitamente gli agenti chimici, naturali o di sintesi che sono impiegati in campo agricolo per prevenire e combattere le malattie delle piante causate da funghi e da batteri. Tale poltiglia è caratterizzata essenzialmente da un miscuglio che si ottiene andando ad aggiungere una soluzione di solfato rameico a una sospensione di calce spenta. Inoltre, non bisogna dimenticare che le quantità di solfato, di calce e di acqua tendono a variare a seconda dell’utilizzo a cui la poltiglia stessa è destinata. In particolare, il solfato e l’idrossido di calcio sono solitamente in quantità simili.

La poltiglia bordolese può anche essere preparata di fresco: in questo caso, dunque, essa si essicca sulla superficie delle foglie, lasciandovi una sorta di film, molto tenace e aderente. Il principale campo di utilizzo, come già accennato, è quello della protezione delle piante, un impiego davvero molto vasto, nonostante per alcune di esse (in primis il melo, il pesco e l’anguria) può presentare della fitotossicità. La dose classica è presto detta, visto che ogni cento litri di acqua vi devono essere anche due chilogrammi di solfato di rame pentaidrato e 1,3 chilogrammi di calce.

C’è però da sottolineare come la dose della calce possa essere variata in modo specifico: nell’ipotesi di un aumento di questa stessa dose si ottiene una soluzione basica, mentre se la si diminuisce si ricava una soluzione che si può definire neutra. Una ulteriore diminuzione, poi, dà luogo a una soluzione acida. La preparazione corretta della poltiglia richiede il rispetto di vari accorgimenti: anzitutto, è necessario versare in modo molto lento venti parti di soluzione di calce in ottanta parti della soluzione di solfato. Inoltre, la velocità con cui si perfeziona la miscelazione risulta essere uno dei passaggi più importanti per quel che concerne le dimensioni delle particelle in formazione.