Prodotti dell’industria chimica: lo standolio

Lo standolio è l’olio siccativo o semi-siccativo che viene modificato per riscaldamento a temperature superiori ai 260 gradi, ma non oltre i 320, sia in presenza che in assenza di aria: il procedimento industriale in questione, il quale viene appunto denominato “standoilizzazione”, viene di solito compiuto tra i 280 e i 330 gradi, più precisamente in delle caldaie aperte oppure in degli autoclavi costruiti con metalli inattaccabili dagli acidi grassi, preferibilmente con una lamiera d’acciaio inossidabile.

Nel caso in cui si tende a operare sotto vuoto o in presenza di gas inerti (come ad esempio l’anidride carbonica e l’azoto), si ottengono degli standoli comuni o normali; se invece l’operazione a cui si sta facendo riferimento viene posta in essere in presenza di particolari modificanti e con insufflazione di aria, si ottengono gli standoli speciali. Uno standolio differisce dall’olio originale per quattro diverse caratteristiche: si tratta, nello specifico, della maggiore viscosità, del colore decisamente più scuro, dell’essiccazione inferiore e della superiore omogeneità, elasticità resistenza agli agenti esterni della pellicola che è stata essiccata. Le materie prime necessarie per la preparazione degli standoli sono gli oli di lino, di oiticica, di perilla, di legno di Cina e di papavero.

Tali oli possono essere preparati sia per modificazione di un miscuglio di oli siccativi sia per miscelazione degli standoli ottenuti separatamente dai diversi oli. La standolizzazione comincia con il riempimento della caldaia fino a un livello poco inferiore al tubo di sicurezza per lo scarico e all’eventuale spia in vetro, la quale consente di sorvegliare l’andamento dell’operazione. Poi si riscalda l’autoclave fino a una temperatura di poco superiore ai cento gradi, in modo da eliminare l’umidità che può essere presente. Quindi, si chiude in maniera ermetica l’apparecchio e talvolta si introduce anidride carbonica, almeno fino a quando si ritiene di essere riusciti ad allontanare in maniera completa l’aria.