Prodotti dell’industria navale: il madiere

Nelle navi in legno, il madiere è la parte più bassa della costola, rigidamente collegata al paramezzale centrale e alla chiglia. Anche nelle navi in metallo, comunque, in particolare quelle senza il doppio fondo, esso costituisce la parte inferiore della costola stessa ed è formato da una lamiera verticale rinforzata da due angolari, rispettivamente inchiodati lungo i suoi lembi; il lembo inferiore segue la curvatura del fasciame esterno della nave fino al ginocchio, mentre l’angolare superiore ha un profilo del quale gli istituti di classificazione prescrivono le caratteristiche principali.

Tra l’altro, il Registro Navale ha fissato anche, per le varie dimensioni di navi, l’altezza della lamiera sul piano di simmetria e, in base ad essa, ha determinato questa misura ai tre quarti della semilarghezza della nave, la quale deve essere la metà di quella specificata in precedenza. La lamiera termina poi con una larghezza che è pari a quella delle costole. Dei due angolari, quello superiore viene detto “rovescio” e quello inferiore “diritto”. In prossimità del paramezzale, il madiere viene forato in modo da lasciare l’acqua eventualmente raccolta in sentina, il libero afflusso verso i pozzetti di aspirazione.

Nelle navi con il doppio fondo, poi, i madieri sono delle strutture trasversali dello stesso doppio e possono essere schematizzati in due distinte categorie: la prima consiste in una tipologia analoga ai madieri che non presentano il doppio fondo ed è costituita da una lamiera orlata, munita anche di angolari chiodati o saldati al cielo dal doppio fondo e al fasciame esterno della nave. Nella seconda tipologia, infine, i madieri sono costituiti da singoli angolari, chiodati oppure saldati sia al cielo del doppio fondo sia al fasciame esterno e terminanti, dalla parte della murata e del paramezzale, con dei fazzoletti di lamiera che si collegano in modo rigido al corso di fasciame del ginocchio o al paramezzale stesso.