Saldatura ad arco: le caratteristiche del sistema arcos

L’arcos è un sistema di taglio dei metalli ben diffuso a livello industriale: in pratica, esso riesce ad associare in maniera perfetta l’ossigeno all’arco elettrico, tanto che la sua denominazione alternativa è proprio quella di “taglio ossielettrico” o di Oxyarc. In aggiunta, tale sistema viene indicato per il taglio e la foratura degli acciai inossidabili, per il taglio della ghisa, delle leghe leggere, del rame e dell’ottone, oltre che per l’asportazione rapida dei chiodi e per l’esecuzione di fori di qualsiasi diametro in lamiere fino a cento millimetri di spessore. In aggiunta, non bisogna dimenticare che in questo preciso ambito sono impiegati anche degli elettrodi cavi dal punto di vista assiale, in modo da consentire l’adduzione dell’ossigeno che è necessario al taglio in questione.

L’arco può essere alimentato da una comune saldatrice elettrica e il flusso di ossigeno, il quale viene fornito da una bombola con il riduttore di pressione, è di solito regolato al valore richiesto da una impugnatura provvista di un dispositivo a valvola. Attraverso una adeguata ed esatta regolazione dell’ossigeno stesso e un regolare movimento dell’elettrodo, si possono ottenere dei tagli che sono molto stretti, ma anche costanti e quindi questo vuol dire che si ha a che fare con dei risultati piuttosto fedeli alla linea del taglio.

La saldatura ad arco, come è noto, è il procedimento che sfrutta soprattutto il calore di un arco elettrico o voltaico che scocca tra un elettrodo e il pezzo che deve essere appunto saldato. L’arco voltaico, inoltre, si ottiene in tre diversi modi. Il primo di essi consiste in un elettrodo metallico come polo positivo e la giunzione dei pezzi da saldare come polo negativo. Il secondo modo prevede un carbone di storta come polo positivo, con la tensione di regime che è compresa tra venticinque e quaranta volt. Infine, il terzo modo prevede due carboni di storta come poli.