I seghetti alternativi ad azione orbitale

I seghetti alternativi ad azione orbitale sono la soluzione più idonea per i tagli curvi e sagomati delle superfici, ma non vengono disdegnati nemmeno per quelli obliqui a quarantacinque gradi, quelli vicini ai bordi e le aperture dal basso: il taglio risulterà in questo modo piuttosto preciso e veloce, a prescindere dal tipo di materiale con cui si avrà a che fare, tra cui si possono citare il legno e i materiali legnosi, i pannelli sandwich, i pannelli in cartongesso e vetroresina e le varie leghe metalliche. L’impugnatura può essere solitamente di due tipi, vale a dire cilindrica e con maniglia a forma di D.

La robustezza e la vita dello strumento sono ottimizzati al massimo, in particolare per il duro utilizzo che viene posto in essere ogni giorno nei cantieri: le potenze più alte, come può essere facilmente intuito, consentono di ottenere migliori prestazioni di taglio, anche in presenza delle condizioni più difficili. Tra l’altro, ultimamente si è ottenuta perfino un’ottima silenziosità grazie ai sistemi di bloccaggio della lama. Un’alternativa sicuramente interessante è quella dei seghetti ad azione orbitale, per i tagli ancora più precisi e puliti. Il sistema di aspirazione della polvere è opzionale e a discrezione di chi sfrutta lo strumento, ma si tratta di macchine pur sempre adatte per il taglio del legno chiodato, della plastica e di alcuni materiali compositi.

Le dotazioni offerte dalle principali aziende attive in questa specifica commercializzazione comprendono anche il pattino per un più efficiente scorrimento della piastra base, oltre all’utile inserto anti-schegge e una lama specifica per i tagli paralleli. Le profondità di taglio, in conclusione, prendono in esame due metalli in particolare, vale a dire l’alluminio e l’acciaio: si può arrivare fino a un massimo, rispettivamente, di venticinque e tre millimetri, mentre per quel che riguarda il legno e l’acciaio tenero il limite è raggiunto a 120 e 10 millimetri.