Lo stampaggio meccanico dei metalli industriali

Si definisce solitamente stampaggio quel complesso di operazioni meccaniche per cui, senza avere alcuna produzione di trucioli, si possono ottenere delle lamiere piane o un massello metallico a una o più trasformazioni: l’obiettivo principale è quello di ottenere un oggetto che ha una forma geometrica propria, sia essa piana o solida, anche cava in alcuni casi. La lamiera e il massello, quest’ultimo normalmente a caldo, sono in parole povere assoggettati a una lavorazione di tipo plastico.

La realizzazione pratica di queste operazioni viene inoltre compiuta attraverso degli attrezzi speciali che sono denominati appunto “stampi”, applicati su apposite macchine che agiscono mediante una opportuna pressione statica per lamiere, oppure mediante una pressione dinamica per i masselli. Le principali operazioni di stampaggio delle lamiere mediante pressione statica si suddividono di solito in tre distinte categorie: anzitutto, c’è la tranciatura, ma non bisogna dimenticare neanche la piegatura-curvatura e l’imbutitura. Le prime due si svolgono di norma a freddo, mentre l’imbutitura, secondo quelle che sono le necessità tecniche richieste, può avvenire sia a freddo che a caldo. Le suddette operazioni sono realizzate con gli stampi montati sulle macchine dotate di moto rettilineo alternativo. Lo stampaggio dei metalli attraverso la pressione dinamica viene posto in essere per mezzo di magli sui masselli, le barre, le billette in acciaio, le leghe leggere, il bronzo, l’ottone e il rame.

Lo stampo è costituito essenzialmente da due parti, vale a dire lo stampo vero e proprio, e il controstampo solidale alla mazza battente, entrambi in acciaio speciale al nichel. Sulle facce dello stampo e del controstampo, poi, vengono ricavate mediante delle fresatrici verticali o torni le due incisioni che corrispondono alla forma del pezzo che si vuole ottenere, incisioni che sono poi lucidate a mano. Per assicurare, infine, l’esatta corrispondenza delle due incisioni, in special modo per i solidi di rivoluzione a sezione radiale costante, si dispongono a due vertici opposti.