Gli strumenti e i metodi per realizzare l’intonaco

Per ottenere un ottimo intonaco ci vuole soltanto un po’ di pratica, visto che per imparare basta avere pazienza. Di solito si distinguono due tipi di intonaco: quello che va applicato sui muri esterni e quello destinato alle pareti interne. Per quel che riguarda gli esterni, è consigliato l’utilizzo di una malta cementizia, mentre per gli interni è senza dubbio meglio affidarsi alla più tenera malta di calce. Su una base grezza e assorbente è sufficiente uno strato di intonaco di fondo. Talvolta, poi, per ottenere la necessaria solidità, è necessario gettare due o tre strati. L’attrezzatura necessaria è presto detta.

Anzitutto, serve una conca per impastare la malta, ma anche dei frattazzi in legno, uno in metallo per lisciare, una cazzuola di forma triangolare, una pennellessa, un secchio per l’acqua, una spazzola, una cazzuola più piccola per lisciare e una cazzuola-spatola per chiudere i buchi e le fessure. L’impasto dell’intonaco, inoltre, può essere fatto personalmente, utilizzando il cemento, la calce e la sabbia, anche se in commercio si trovano impasti già pronti, sia per esterni che per interni. Tra l’altro, sull’intonaco per interni può essere anche applicato uno strato molto sottile di gesso. La miscela in questione si trova già pronta in commercio e viene applicata con il frattazzo di metallo, sempre dal basso verso l’alto, sull’intonaco di fondo lisciato.

Questo vuol dire che lo strato finale sarà altrettanto sottile. Prima che si provveda a dipingere o a rivestire con la tappezzeria, comunque, deve essere totalmente asciutto. Uno strumento molto interessante in questo senso è il macinino per l’intonaco, utilizzato dai muratori per ottenere l’intonaco a spruzzo. La malta, piuttosto fluida, viene versata all’interno di questo stesso attrezzo, il quale, facendo ruotare la spazzola in maniera appropriata, la spruzza direttamente sulla parete. Per ottenere un intonaco grezzo e di aspetto rustico, infine, si può usare una spazzola bagnata.