Il taglio delle ruote coniche

Il taglio delle ruote coniche può avvenire, come nel caso di quelle dentate, mediante fresa o per inviluppo.

Per quel che concerne la fresa, occorrono degli strumenti modulari e di spessore piuttosto ridotto, in modo che la fresa stessa possa uscire dal vano minore del dente: la ruota, quindi, si dispone sul divisore, inclinato sull’asse orizzontale, in modo che il fondo del dente sia parallelo alla tavola. Il punto cosiddetto “primitivo” della fresa va poi a percorrere una parallela al fondo, anziché la linea generatrice primitiva del dente stesso.

La ruota deve essere orientata in maniera tale da consentire alla generatrice primitiva di essere parallela alle guide della tavola, risultato che si ottiene in due modi distinti: il primo di essi consiste nella rotazione del divisore (ma soltanto nel caso in cui ciò fosse possibile) nella giacitura orizzontale dell’angolo, mentre il secondo prevede la rotazione, sempre mediante il divisore, della ruota. Quando si usa la fresa, inoltre, si lavora prima su un fianco e poi su quello opposto, tentando ovviamente di orientare la ruota. Il taglio delle ruote coniche per inviluppo, al contrario, consiste nella scelta della ruota piano-conica come ruota profilatrice (si provvede all’apertura del cono primitivo di 180 gradi): i denti, inoltre, sono molto vicini al profilo di un trapezio, così come avviene nella dentiera rettilinea. In aggiunta, esistono anche le limatrici per tale tipo di ruote.

In questo caso, gli utensili che rappresentano un dente della ruota piano-conica hanno il tagliente di forma rettilinea. Alcune macchine tendono a operare con due utensili, uno sul fianco destro e l’altro su quello sinistro del dente. I due utensili sono provvisti di moto rettilineo convergente al vertice della ruota e vanno a scavare il dente stesso e l’insieme delle slitte porta-utensili gira attorno all’asse della ruota, di cui gli utensili rappresentano un dente (la ruota andrà ad accompagnare l’intero movimento in questione).