Tatarstan: il nuovo parco industriale di Yelabuga

La Repubblica del Tatarstan si trova all’interno della Federazione Russa ed è celebre soprattutto per la sua città più importante, Kazan. Il presidente Rustam Minnikhanov ha appena annunciato l’istituzione di un nuovo parco industriale, il quale sorgerà in quella che è la zona economica della Russia dal maggior potenziale (è stato generato un miliardo di dollari in investimenti da quando è stata aperta). Entrando maggiormente nello specifico, il Parco Tecnologico Sinergia è stato stabilito all’interno della zona economica di Alabuga ed ha già beneficiato di un’apposita cerimonia di insediamento.

Le aziende che andranno a investire nel parco in questione potranno produrre componenti per automobili in un’area di circa 19mila metri quadrati. Secondo i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico, inoltre, potrebbero essere siglati trecento contratti, sia con imprese russe che con quelle di nazionalità straniera. Nonostante cerimonie di questo tipo siano una sorte di routine, la presenza del leader carismatico del Tatarstan e di altri importanti dirigenti testimonia come l’evento sia senza dubbio di alto profilo, oltre all’attenzione crescente che si rivolge a questa repubblica autonoma, in particolare alla sua economia in espansione e al settore delle infrastrutture.

Non lontano dalla città di Yelabuga (a duecento chilometri di distanza da Kazan), la zona economica Alabuga ospita circa una trentina di compagnie industriali, tra cui Ford Sollers (autovetture), Belaya Dacha (alimentare), Rockwool e una sussidiaria della Tatneft per quel che concerne i prodotti in fibra di vetro. È dal 2005 che questa zona economica è attiva e sin da quel momento gli investimenti complessivi sono stati pari a trentuno miliardi di rubli (circa 1,5 miliardi di euro). Gli investitori vengono attratti soprattutto dagli incentivi fiscali, i quali consentono loro di evitare il pagamento di tasse e imposte sui trasporti, la proprietà immobiliare e i terreni per ben dieci anni. Le aspettative nei confronti del nuovo parco industriale non possono che essere altissime.