Tubi fluorescenti a catodo freddo

La denominazione di tubi fluorescenti a catodo freddo può sembrare fin troppo articolata e complessa, ma in realtà si tratta della definizione più giusta per degli strumenti che vengo impropriamente chiamati “tubi al neon”. Dal momento delle loro prime applicazioni a scopo di reclame pubblicitaria, essi sono poi divenuti i veri dominatori del settore delle insegne e delle pubblicità luminose. Alcune precisazioni industriali sono comunque necessarie. In effetti, le applicazioni che vengono utilizzate al solo fine di ottenere l’illuminamento sono piuttosto limitate, contrariamente a quanto si pensa, anche perché c’è un minor rendimento rispetto a quello che si avrebbe con le lampade fluorescenti a bassa e media tensione.

Il principio di funzionamento è esattamente lo stesso delle lampade fluorescenti che sono appena state menzionate, mentre le differenze risiedono nel minor diametro del tubo, nella sua maggiore lunghezza e, di solito, nella sagomatura che viene eseguita in modo espresso per rendere con effetto delle figure che siano ben definite. Alle estremità, poi, questi tubi sono dotati di un unico robusto elettrodo che può essere disposto in vari modi. I tubi fluorescenti a catodo freddo, inoltre, hanno una vita davvero lunghissima, una colorazione che può essere scelta a piacere, e sono anche indifferenti al servizio intermittente, quindi permettono la realizzazione di accensioni di tipo ciclico e di particolare effetto pubblicitario.

Viene richiesta, in particolare, una tensione piuttosto alta, ottenibile mediante dei trasformatori a dispersione che hanno lo scopo di limitare la corrente d’arco. Come avviene in tutte le lampade fluorescenti, il basso fattore di potenza obbliga al rifasamento, mentre la presenza di alta tensione impone l’osservanza di alcune cautele di installazione. Nel caso in cui, infine, si presenti una serie di tubi, la tensione di alimentazione aumenta in modo proporzionale e occorrono delle particolari attenzioni nell’impianto, così da evitare che il personale addetto possa subire dei danni per i contatti accidentali.