L’Unione Industriali Provincia di Varese parla sempre più cinese

Che cosa hanno in comune la provincia di Varese e la Cina? Stando a quanto deciso dall’Unione degli Industriali della provincia lombarda molto, visto che il calendario più imminente è pieno zeppo di incontri che andranno a riguardare proprio l’ex Impero Celeste. Il titolo dei meeting in questione, infatti, è emblematico, “Sulle orme del Dragone”. La giornata di ieri è stata caratterizzata dal secondo appuntamento in questo senso, il quale si è svolto a Gallarate (provincia di Varese per l’appunto), con l’attenzione focalizzata sulle esportazioni che sono destinate alla seconda economia mondiale.

Tra le varie trattazioni bisogna ricordare senza dubbio le barriere tariffarie, i documenti e tutte le certificazioni che sono richieste in tal caso. L’obiettivo del progetto è presto detto. In pratica, si punta con decisione a illustrare alle aziende locali quali sono le procedure e i passaggi della burocrazia che devono essere rispettati se si vogliono evitare sanzioni amministrative e pecuniarie, oppure altri inconvenienti. Non è un caso che si faccia riferimento alla Cina, dato che la vasta nazione asiatica è uno dei mercati più attraenti e appetibili per quel che concerne la produzione manifatturiera di Varese e dintorni.

I dati sull’export hanno confermato questa predilezione: nello specifico, si tratta di 218,5 milioni di euro registrati nel corso del terzo trimestre dello scorso anno (il periodo compreso tra i mesi di luglio e settembre per la precisione). Di conseguenza, la stima in questione ha messo a segno un rialzo di quasi il 21% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Ma cosa si trova per lo più sul mercato cinese? I prodotti maggiormente diffusi sono quelli relativi al settore dei macchinari industriali, in grado di rappresentare ben il 58,7% delle esportazioni varesine totali, seguiti a ruota dai mezzi di trasporto e dai prodotti dell’industria chimica, di quella plastica e di quella tessile.