Vicina la conclusione dei lavori per l’area industriale di Lecce-Surbo

La firma di ieri è stata fondamentale: per la zona industriale di Lecce-Surbo si prospetta uno scenario futuro più concreto, tanto è vero che l’intesa raggiunta dalla Regione Puglia per quel che concerne il testo disciplinare dovrebbe consentire di ultimare in maniera rapida le infrastrutture dell’area in questione. Che cosa è successo di preciso? La giunta regionale ha dato il suo via libera allo stanziamento di 1,5 milioni di euro, denaro che dovrà essere sfruttato per concludere i lavori per l’adeguamento e la messa in sicurezza della viabilità di servizio delle aree che sono occupate dagli insediamenti produttivi.

La riunione di Bari ha visto coinvolti Loredana Capone, numero due della Regione, e Angelo Tondo, il quale presiede proprio il Consorzio Asi (Area Sviluppo Industriale) di Lecce. Quest’ultimo si è detto molto soddisfatto per la conclusione delle trattative, una infrastrutturazione che consentirà al capoluogo salentino di contare su agglomerati molto competitivi per quel che concerne il mercato globale. La Regione, inoltre, ha ribadito la necessità di simili opere e attività per ridimensionare in maniera concreta i costi di produzione a carico delle imprese. Capone ha voluto ricordare i 150 milioni di euro spesi in questo senso per tutta la Puglia, un impegno importante in un momento di crisi economica: l’intento rimane sempre lo stesso, quello di continuare a investire.

Insieme alla zona industriale di Lecce, anche quella di Corato (provincia di Bari) ha beneficiato della sottoscrizione di un altro disciplinare. Nel dettaglio, il finanziamento in questione è stato pari a 2,5 milioni, utili per il rifacimento della fogna bianca, per quella nera, per la rete idrica e quella telefonica, senza dimenticare il gas metano e l’illuminazione che dovrà coinvolgere l’area. Tutti questi fondi, infine, non sono altro che le somme prelevate dal Programma Operativo Regionale (Por) della Puglia per il periodo 2000-2006, più precisamente la sua misura numero 4.2.