Focus sui raccordi oleodinamici: cosa sono, come funzionano e i quali sono i principali campi di applicazione

All’interno dell’attuale contesto industriale, la possibilità di garantire un flusso efficiente e affidabile di fluidi rappresenta un carattere importantissimo per il successo di una vasta gamma di applicazioni.

In tali ambiti, gli impianti di produzione e i singoli macchinari vedono nell’olio idraulico un elemento importantissimo nell’automazione e nel controllo dei processi industriali. Ovviamente, il passaggio del fluido in maniera ottimizzata all’interno dei vari sistemi deve essere garantito da una componentistica ben definita, all’interno della quale spiccano per importanza i raccordi oleodinamici.

raccordi oleodinamici
raccordi oleodinamici

Cosa sono raccordi e qual è il loro funzionamento

I raccordi si presentano dal punto di vista tecnico e costruttivo come dei dispositivi meccanici appositamente sviluppati allo scopo di collegare in maniera sicura i tubi, le tubazioni e i componenti dell’impianto idraulico, in modo da generare un circuito sigillato con cui consentire un trasferimento efficiente di olio idraulico.

È alla luce di questi presupposti che l’importanza dei raccordi oleodinamici non può assolutamente essere sottovalutata, siccome i sistemi oleodinamici richiedono una selezione informata e una installazione professionale di ogni componente.

Un aspetto importante che bisogna puntualizzare è che esistono sul mercato diverse tipologie di raccordi oleodinamici, rappresentando elementi molto versatili in grado di soddisfare esigenze disparate.

Le varie configurazioni e i tipi di raccordi oleodinamici permettono agli ingegneri e ai progettisti di adattare gli impianti ad ogni circostanza. Tra questi, troviamo i raccordi a compressione, quelli filettati, a flangia, a tubo e i raccordi oleodinamici alta pressione.

Questi sistemi garantiscono una connessione affidabile e resistente alle pressioni e alle forze che sussistono nei sistemi.

Acquistando raccordi durevoli e professionali si potranno ottimizzare i costi di manutenzione e ridurre i tempi di fermo. Nelle prossime righe, andremo a scoprire una panoramica sul tipo di funzionamento dei vari raccordi e sui campi di applicazione di questi peculiari sistemi.

Le diverse tipologie di raccordi: quali sono e come funzionano

Come già precedentemente accennato, esistono diverse tipologie di tubi e raccordi oleodinamici.

Nonostante ognuno di essi funzioni in modo simile è bene puntualizzare che ci sono delle importanti differenze in termini di progettazione e operatività per ciascuna tipologia di raccordo.

  1. I raccordi a compressione, ad esempio, creano una connessione sigillata per mezzo di una ghiera compressiva, con un tubo inserito nel raccordo e una ghiera serrata attorno ad essa. La compressione del tubo contro un raccordo conico interno crea una tenuta e una connessione sicura.
  2. I raccordi a flangia, invece, vede una guarnizione inserita tra due dischi piatti forati e imbullonati, all’interno del quale si crea tenuta per essere utilizzati ad alta pressione.
  3. i raccordi filettati, che si avvitano tra loro per generare un sigillo ermetico e quelli ad innesto rapido, che permettono di collegare tubi o altri componenti senza la necessità di filettature o guarnizioni, attraverso un meccanismo di bloccaggio rapido in grado di tenere insieme le due parti del raccordo.

I campi di applicazione dei raccordi oleodinamici: ecco quali sono

In generale, i raccordi si usano nelle macchine utensili a funzione idraulica, nei robot industriali e in tutte le apparecchiature in cui è necessario un funzionamento preciso e fluido.

Pertanto, è possibile trovare raccordi anche nel settore automobilistico e in quello aerospaziale, dove non soltanto le industrie, ma anche i velivoli utilizzano questi elementi per il funzionamento di alcuni componenti.

Allo stesso modo, i raccordi si usano nell’industria navale e trovano applicazione nelle macchine edili, come escavatori, gru e bulldozer.

Nel settore energetico, i raccordi oleodinamici sono utilizzati nelle macchine di perforazione e nelle turbine eoliche, ad esempio, mentre in quello agricolo servono per i sistemi di irrigazione. Infine, è possibile trovare questi elementi anche nell’industria petrolchimica, per pompe, reattori e altri apparecchi.