Gli utilizzi del ptfe nell’industria

Le interessanti proprietà del ptfe fanno sì che questo materiale sia destinato a una grande varietà di applicazioni in ambito industriale. Uno degli utilizzi più noti è senza dubbio quello del rivestimento in ptfe per rendere antiaderenti le padelle. La loro superficie viene rivestita con uno strato di teflon molto sottile, così da evitare che gli alimenti si attacchino al fondo quando vengono cotti. Ciò è utile anche per ridurre il consumo di burro, olio e altri grassi che in genere si adoperano proprio durante la cottura.

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Le altre applicazioni industriali del ptfe

Nel settore dell’industria chimica, poi, si ricorre al ptfe per la produzione di guarnizioni e, più in generale, di componenti che devono entrare in contatto con l’acido solforico concentrato o con altri agenti corrosivi. Nel novero delle applicazioni industriali del ptfe ci sono anche quelle che chiamano in causa il settore automotive: nei motori, per esempio, questo materiale viene scelto per ridurre l’attrito del cambio. Più in particolare, nei sistemi di iniezione con la carica di grafite guaflex il ptfe ha la capacità di limitare l’attrito di primo distacco. Anche i tergicristalli delle auto e degli altri veicoli prevedono la presenza di teflon.

Chimica, elettronica, odontoiatria: i mille utilizzi di un materiale versatile

In ambito odontoiatrico, si adopera il ptfe espanso per realizzare delle membrane non riassorbibili di cui c’è bisogno in occasione degli interventi di rigenerazione ossea guidata. Gli apparecchi di appoggio in acciaio dei ponti, invece, sono formati da piastre metalliche fra le quali, come in una sorta di sandwich, è presente un foglio di teflon. Dal momento che tali apparecchi funzionano per strisciamento, infatti, questo accorgimento permette di trarre beneficio dal ridotto coefficiente di attrito che si verifica fra il ptfe e una superficie di acciaio inox che viene lavorata a specchio. Nei laboratori chimici si sfruttano, ancora, le caratteristiche del teflon per assicurare la tenuta dei giunti realizzati in vetro smerigliato; così, non c’è il pericolo che si verifichi un distacco delle parti. Materiale isolante di grande utilità, il ptfe è necessario anche in ambito informatico: ce l’abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni e non ce ne rendiamo conto, dato che viene usato per i piedini dei mouse, allo scopo di limitare la frizione sui tappetini e contenere l’attrito.

La pasta, la musica, le moto e il calcio

Il ptfe viene impiegato per la produzione di trafile per la pasta alimentare; vi si ricorre, in modo particolare, per creare la parte trafilante degli inserti, grazie a cui la pasta che viene prodotta ha un aspetto liscio, a differenza di quel che avviene con gli inserti dotati di parti trafilanti in bronzo. In ambito musicale, si sfrutta il ptfe in qualità di additivo per la grafite, cioè il materiale con cui si costruiscono i capotasti sintetici, così che fra i capotasti e le corde vi sia un attrito minimo. Passando al settore della meccanica, questo polimero è un ingrediente che si aggiunge al lubrificante destinato alle catene di trasmissione nei componenti meccanici e nei motocicli. I cuscini pneumatici in PTFE, infine, rivestono la copertura dello stadio di calcio di Monaco di Baviera, dove si giocano le partite casalinghe del Bayern Monaco.

Perché il ptfe è così versatile

Come abbiamo visto, il ptfe si presta a una varietà molto ampia di utilizzi. Ma a cosa si deve la sua eccezionale versatilità? In primo luogo alle sue eccellenti qualità dielettriche, ma anche alla totale inerzia chimica. Ciò vuol dire che questo materiale non può modificare i fluidi con cui entra in contatto (nel caso dell’industria elettronica, per esempio, i fluidi ultrapuri), e inoltre non può essere aggredito dalla maggior parte dei composti chimici: la sola eccezione è rappresentata dal fluoro ad alta pressione, dai metalli alcalini allo stato fuso e da alcuni composti fluorurati in condizioni di temperatura specifiche. Il ptfe, inoltre, è insolubile in acqua e in altri solventi organici; non propaga la fiamma perché è resistente al fuoco. Vanta, inoltre, eccellenti capacità dal punto di vista della scorrevolezza superficiale, avendo il più basso coefficiente di attrito nel novero dei prodotti industriali. La sua superficie non può essere incollata: è questo il motivo per il quale il teflon è adoperato per i rivestimenti antiaderenti, e allo stato delle conoscenze attuali non esistono adesivi che siano in grado di incollarlo.

Come è fatto il ptfe

Il ptfe è un polimero che fa parte della classe dei pfc. Parlare di ptfe o di teflon è la stessa cosa, dato che teflon è solo una sua denominazione commerciale. A volte si parla anche di guaflon, di inoflon, di hostaflon, di algoflon o di fluon: dipende tutto dai fluidificanti o dai componenti stabilizzanti che vengono aggiunti al polimero allo scopo di migliorare le sue proprietà e di accrescere le sue prestazioni nel settore chimico o in quello meccanico.