Industria tessile e della gomma: la spalmatrice

La spalmatrice è la macchina industriale che viene utilizzata e impiegata per l’impermeabilizzazione dei tessuti: appare quindi scontato come il settore di riferimento in questo caso sia quello tessile. Come funziona esattamente questo macchinario? Anzitutto, bisogna precisare come la spalmatrice sia in grado di perfezionare e migliorare la stratificazione di una soluzione di gomma in benzina, oppure in benzolo sulla superficie di un tessuto. Lo spessore che riesce a raggiungere lo strato di soluzione può essere fissato regolando in maniera opportuna la distanza fra un cilindro e un coltello che viene disposto in modo parallelo rispetto alla generatrice del cilindro stesso.

Il tessuto che è gommato in questa maniera così particolare passa poi, nella fase immediatamente successiva, in una camera calda in cui ha luogo l’evaporazione del solvente; quest’ultimo viene sottoposto poi al recupero. Uno degli obiettivi che intende perseguire la macchina in questione è quello di consentire la copertura dei profili in polistirene, come ad esempio le cornici, con dei prodotti di finitura. I modelli disponibili sono comunque diversi in questo caso: solo per citarne due, si può fare riferimento a quelli che permettono l’avanzamento della cornice in maniera automatica, con una velocità che è sempre regolabile e l’applicazione vera e propria che resta per gravità, ma anche quelli che regolano le velocità in questione e con un applicatore che consente una posa in pressione.

Gli altri compiti sono quelli che riguardano la carta e la paraffinazione dei tessuti. Il telaio è costituito di solito da una robusta lamiera, la quale presenta una serie di cilindri realizzati in acciaio e ad asse orizzontale: alcuni di questi cilindri sono detti “convogliatori”, mentre altri sono posti in rotazione da un motore elettrico, con una superficie cromata, satinata, gommata o rivestita con dei materiali speciali a seconda della vernice che deve essere spalmata e del materiale specifico che va trattato.