Fonderia industriale: le tipologie speciali di colata

Le fonderie industriali devono fare affidamento su colate di ghisa che siano prive di difetti (come ad esempio gli errori di forma e dimensione) e di fenomeni complessi quali le inclusioni di materie estranee (terre e sabbie). Ecco perché sono molto sfruttati alcuni tipi speciali di colata: l’esempio più classico è quello delle fusioni per centrifugazione. In questo caso, infatti, i corpi cilindrici cavi vengono prodotti in metalli di vario tipo, ma soprattutto in ghisa e più raramente in leghe di rame. La ghisa stessa, una volta presa da una caldaia di colata, viene versata in un canale che la convoglia entro il cilindro rotante, nel quale, grazie alla forza centrifuga, riesce a formare uno strato di uniforme spessore rivestente le superfici interne del cilindro.

Un mandrino ad anima metallica, poi, viene introdotto per la regolarizzazione definitiva della forma interna, oltre che per l’espulsione del corpo. L’effetto di conchiglia rende alquanto duro e fragile il metallo: il corpo cilindrico che si fonde è quindi preso da alcuni bracci che lo innalzano a un forno di ricottura, in cui è tenuto alla temperatura di circa novecento gradi e poi lasciato lentamente raffreddare. Le fusioni in conchiglia per ghisa, invece, prevedono che una parte di forma corrispondente in ghisa o in acciaio sia metallica e accuratamente lavorata nelle parti a contatto con la ghisa fusa. Lo spessore della conchiglia determina quindi la velocità di raffreddamento e il conseguente indurimento.

Le fusioni in forme permanenti, poi, si caratterizzano per la mancanza di applicazioni per i getti poco pesanti; nel materiale di formatura a secco sono introdotti dei leganti molto energici, in modo che la forma all’estrazione del pezzo fuso viene deteriorata in maniera impercettibile e richiede dunque soltanto una riparazione sommaria. Il risparmio di manodopera, inoltre, è forte nel caso in cui non vi siano altre anime che quelle delle colate, con un abbassamento del costo anche del 30%.