La Consob contesta il bilancio di Saipem

SaipemIl bilancio 2016 di Saipem è stato in parte contestato dalla Consob. Sotto la lente dell’autorità della Borsa ci sono alcune voci di bilancio, inerenti in particolare ai rischi su commesse e alle svalutazioni. Secondo la Consob, la controllata della Cassa Depositi Prestito avrebbe iscritto due volte le stesse svalutazioni, e avrebbe sbagliato la valutazione sui rischi di alcuni ordinativi.

La relazione

Nella relazione Consob si parla di “profili di non conformità ad alcuni principi contabili”. La richiesta è quella di “rendere note le carenze rilevate e di predisporre un prospetto economico-patrimoniale pro-forma che illustri gli effetti che una corretta applicazione delle regole contabili avrebbe avuto sull’esercizio 2016”.
Per quel che riguarda le svalutazioni, queste sarebbero, secondo la Consob, state iscritte già nel bilancio 2015, almeno in parte, e risulterebbero quindi doppie.

Per i rischi invece, la contestazione riguarda l’impairment test del bilancio 2016. In particolare si contesta l’utilizzo di un tasso unico nei flussi, invece di tassi diversi per rischi diversi. In particolare i rischi non sono stati adeguati a quelli del paese e dell’azienda stessa dovuti al deconsolidamento dall’Eni.
Questo è quanto contenuto anche in una nota della Saipem, che ha annunciato la pubblicazione della nuova situazione economico-patrimoniale 2016 sopo un’analisi delle contestazioni della Consob.