La settimana europea dell’energia sostenibile

L’italia si conferma come uno dei mercati più attraenti al mondo per le energie pulite. Lo dice il Rapporto Irex 2011, l’analisi di Althesys (già presentata a Milano il 15 aprile) che verrà presentata e il 19 aprile 2011  a Roma in coincidenza con “Sustainable energy week” (11-15 aprile 2011, la “Settimana europea dell’energia sostenibile”).
L’Italia, con 203 operazioni mappate nel 2010 e 12,3 miliardi di euro di investimenti, è uno dei mercati più attraenti al mondo per le rinnovabili. Un dato, in particolare, balza agli occhi: il totale degli investimenti del 2010 nelle energie pulite equivale allo 0,4% del Pil Italiano che – nello stesso anno – è cresciuto dell’1%.


Sono questi alcuni dei punti chiave del nuovo Rapporto Irex sulle energie rinnovabili d Althesys.
Nel rapporto il bilancio costi-benefici delle energie rinnovabili, gli scenari legati agli incentivi, la mappatura analitica degli investimenti nel 2010, l’evoluzione delle strategie degli operatori, il ruolo degli investitori e un’analisi comparata dei costi d’investimento in Europa.
“Nel 2010, il settore delle energie rinnovabili ha confermato di essere assai dinamico, nonostante la congiuntura economica sfavorevole – spiega Alessandro Marangoni, ceo di Althesys e capo del team di ricerca. – L’analisi ha rilevato 203 operazioni industriali, per un totale di 5.165 MW e investimenti stimati in circa 12,3 miliardi di euro”.
Il maggior numero di investimenti in nuovi impianti è stato effettuato nel fotovoltaico, tuttavia è l’eolico che presenta le maggiori dimensioni in termini di megawatt, grazie anche alle operazioni all’estero, in crescita rispetto agli anni precedenti. In aumento anche il numero delle acquisizioni rilevate (+30%), a conferma della tendenza al progressivo consolidamento del settore. In calo la presenza degli investitori finanziari, in particolare nelle operazioni di finanza straordinaria.
Inoltre, l’analisi costi-benefici condotta da Althesys alla luce degli scenari politici e regolatori attualmente in discussione mostra un beneficio netto per l’Italia compreso tra 24,3 e 32,3 miliardi di euro. “Gli scenari di sviluppo delle Fer (Fonti energetiche rinnovabili) si basano sulle ipotesi delineate dal legislatore italiano all’interno del Piano di Azione Nazionale, confrontate con quanto realizzabile potenzialmente in Italia – approfondisce Marangoni. – A fronte della spesa per gli incentivi, sempre meno generosi, ma comunque consistenti, volti a coprire i costi di generazione differenziali, vi sono benefici sia economici, sia ambientali, sia di politica energetica”.