Energie rinnovabili, effetti su economia ed occupazione

Gli investimenti in energie rinnovabili contribuiscono a modernizzare il mix energetico del paese ma hanno anche importati effetti sull’economia e sull’occupazione. Di questo complesso tema si occupa un recente studio del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) intitolato “La valutazione delle ricadute economiche e occupazionali dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili in Italia“.

Rinnovabili ed economia nel 2015

Lo studio condotto dal GSE copre il triennio 2012 – 2014 e contiene le stime preliminari per il 2015. Partendo proprio dai dati dello scorso anno gli investimenti complessivi nel settore delle rinnovabili sono stati pari a 1719 milioni di euro concentrati principalmente nell’eolico e nel fotovoltaico:

• Fotovoltaico: 518 milioni di euro
• Eolico:682 milioni
• Idroelettrico: 328 milioni
• Biogas: 118 milioni
• Biomasse: 71 milioni
• Bioliquidi: 2 milioni

Il livello degli investimenti complessivi del settore energie rinnovabili è in lieve crescita rispetto al 2014 (1633 milioni di euro) ma è molto lontano dai livelli raggiunti nel 2012 quando il solo settore fotovoltaico raccolse quasi 8 miliardi di investimenti.

Oltre ai nuovi investimenti le rinnovabili incidono sull’economia italiana con 3878 milioni di euro nel 2015 destinati all’esercizio ed alla manutenzione degli impianti attivi.

Ricadute sull’occupazione

I nuovi investimenti del 2015 hanno determinato una ricaduta occupazionale temporanea stimata in 15.734 nuove unità lavorative annue (ULA). Fotovoltaico (3602 ULA), eolico (6751) ed idroelettrico (3425) i tre settori che hanno registrato il maggiore beneficio  in termini di occupazione temporanea.

Sempre nel 2015 i dati del GSE stimano in 38.156 ULA la ricaduta occupazionale permanente del settore rinnovabili collegata all’esercizio ed alla manutenzione degli impianti. Con 12.739 ULA il settore del fotovoltaico è quello che ha registrato la più alta capacità occupazionale.

[Via | GSE / (pdf)]
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