La saldatura elettrica per punti

Il metodo di saldatura elettrica per punti è molto simile a quello a resistenza; l’unica differenza consiste essenzialmente nel fatto che il circuito elettrico non tende a chiudersi attraverso le barre che devono essere unite, ma attraverso due elettrodi di rame, i quali vengono a contatto con le parti da unire, in genere costituite da degli organi in lamiera. Il passaggio della corrente elettrica va a determinare un riscaldamento all’estremità degli elettrodi e un forte riscaldamento in corrispondenza della giunzione.

Le macchine industriali per la saldatura a resistenza

Le macchine che vengono solitamente sfruttate per la saldatura a resistenza sono costituite da un trasformatore il cui secondario a bassa tensione (fra 0,45 e 12 Volt, a seconda della potenza della macchina) eroga la corrente alla zona di saldatura: la pressione può essere poi di tre tipi, vale a dire con comando a pedale, con comando pneumatico e con comando idraulico. La regolazione della intensità di corrente avviene andando a variare il numero delle spire del primario, oppure con l’autotrasformatore di alimentazione a prese multiple, oppure ancora con dei dispositivi elettronici che consentono di parzializzare le onde di corrente (si parla dell’head control). L’innesco e l’interruzione della corrente, invece, hanno luogo mediante degli interruttori meccanici ed elettromagnetici.

Ottoni, bronzi e leghe leggere

Nel trattamento termico dei materiali non ferrosi, uno dei discorsi principali si riferisce ai cosiddetti ottoni.

Il sistema rame-zinco può dar luogo infatti alla formazione di tre fasi distinte: la prima di esse è una soluzione solida con dei cristalli faccia-centrati, con un colore che può essere rossastro ma anche giallo tendente al verde, a seconda ovviamente di quello che è il contenuto del rame. Si tratta per l’appunto di una soluzione malleabile e a freddo, volendo essere ancora più precisi. Ciò nonostante, questa fase si forma all’inizio della solidificazione degli ottoni stessi. La seconda fase consiste invece in una soluzione solida che contiene almeno il 37% di zinco e che conferisce al metallo una maggiore durezza.