La mostra dedicata all’archeologia industriale della Sabina

La giornata di domani sarà davvero importante per l’archeologia e il patrimonio industriale della Sabina: è proprio questo, infatti, il titolo della giornata di studio che si terrà a Rieti, più precisamente presso il locale Archivio di Stato, un modo molto utile per esaminare e approfondire quelli che sono i più importanti casi di studio e i relativi progetti di recupero. L’appuntamento in questione, previsto a partire dalle 9:30 di mattina, è stato reso possibile grazie anche e soprattutto alla collaborazione dell’Aipai (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale), senza dimenticare il fondamentale contributo dell’Icsim (Istituto per la Cultura e la Storia d’Impresa Franco Momiliano).

Giornate Europee del Patrimonio: l’archeologia industriale di Rieti

La giornata odierna e quella di domani saranno sfruttate al massimo da Rieti per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio: in questa edizione del 2012, la città laziale ha deciso di partecipare con il proprio Archivio di Stato, uno dei più interessanti a livello nazionale, focalizzando l’attenzione, in particolare, su un tema molto interessante come l’archeologia industriale. Non è un caso, quindi, che vi sarà un apposito convegno proprio oggi, il quale vedrà come protagonisti Roberto Lorenzetti, direttore dell’archivio in questione, e Renato Covino, numero uno dell’Aipai (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale).

I prodotti tipici del Lazio: l’olio della Sabina

Fra i prodotti agricoli tipici del Lazio vi segnaliamo l’olio della Sabina che può vantare la denominazione più antica di tutta la regione.

E’ nata nel 1995 e nonostante si estenda su una superficie di circa 18000 ettari, la produzione si concentra per lo più nella zona vicino a Fara in Sabina, che rappresenta il 25% della superficie DOP (Denominazione di origine protetta) dell’intera provincia di Rieti.

In questa zona ci sono un gran numero di frantoi. Per quanto riguarda la struttura c’è da segnalare l’età piuttosto avanzata degli uliveti. L’olio della Sabina è molto venduto a Roma, città di cui gode di un’ottima reputazione.

Il problema è che viene venduto sfuso, motivo per cui soffre particolarmente la concorrenza di altri oli italiani e stranieri.