Regione Lazio: il piano per la zona industriale di Santa Palomba

Santa Palomba è una delle zone urbanistiche più periferiche della parte meridionale di Roma: essa è salita agli onori della cronaca anche nel 2008, quando, a causa della grave crisi economica scoppiata poco tempo prima, molte aziende locali hanno deciso di chiudere i loro stabilimenti e di trasferire le sedi all’estero. A distanza di tempo, si torna a parlare della medesima area per una decisione che è stata adottata dal Consiglio Regionale del Lazio. In pratica, è stata fornita la necessaria approvazione a una variante del piano regolatore per quel che riguarda la zona industriale della stessa Santa Palomba. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la zona in questione ricomprende quattrocentomila metri quadri aggiuntivi che devono essere destinati all’installazione di nuove attività produttive, una necessità che si è venuta a far sentire soprattutto negli ultimi tempi.

Il resto, invece, verrà destinato ai servizi fondamentali e al verde cittadino, in modo da compensare tutti gli utilizzi. Tra l’altro, la stessa giunta ha anche stabilito la realizzazione della viabilità in merito ai nuovi insediamenti che si creeranno in questo caso. Il riferimento non può che andare a interventi di tutto rispetto come quelli che riguardano i vicini comuni di Ardea e Pomezia, mentre Roma sarà interessata soltanto in maniera più marginale.

Come ha spiegato Luciano Ciocchetti, assessore all’urbanistica della Regione Lazio, l’esame che è stato realizzato in tal senso può essere definito attento e minuzioso, grazie all’impegno profuso dal Comitato per il Territorio. In effetti, non bisogna dimenticare che si sta parlando di una variante che è stata presentata ben tre anni fa, dunque il percorso seguito è cominciato già da tempo. Inoltre, vi sono state diverse audizioni e sedute della stessa commissione che si occupa di tale ambito. La proposta è fondamentale, in quanto può rappresentare un volano eccezionale per la ripresa economica, non soltanto quella locale.