Breton presenta la sua nuova fresa a ponte ideale

Breton, società veneta attiva nella produzione di centri di lavoro ad alta velocità e di altri impianti e macchine per la lavorazione del marmo e del granito, si è segnalata in questi giorni per una novità industriale di rilievo: quest’ultima si è resa necessaria alla luce della volontà del gruppo di essere sempre competitivo sul proprio mercato, puntando sull’innovazione, sulla qualità e sull’affidabilità. Ecco perché è stata presentata la Breton Smart-Cut Optima con banco a nastro, vale a dire una nuova fresa a ponte ideale, con tanto di centro di lavoro a cinque assi, un macchinario che è stato pensato e progettato per venire incontro alle esigenze del marmista.

L’obiettivo è quello di rendere più competitivi i laboratori di questi ultimi soggetti, focalizzando l’attenzione sia sul presente che sul futuro. Tra l’altro, Breton ha voluto anche sottolineare come la produzione e l’impiego di tecnologie molto innovative sia in grado di garantire numerosi vantaggi per quel che concerne i costi di gestione, del tempo e dello spazio, senza dimenticare la risoluzione di diversi problemi con cui si può avere a che fare ogni giorno. Quale ciclo di produzione è previsto per la fresa in questione?

Anzitutto, la lastra della macchina di Breton arriva direttamente sopra il trasporto a nastro in entrata, alimentando la fresa alla medesima velocità che poi raggiunge il nastro della macchina. Poi, la stessa lastra viene fotografata in maniera automatica da una fotocamera digitale, in modo da gestire la posizione della testa sul banco. Si passa successivamente al ciclo di taglio, con lo spostamento dei pezzi tagliati per l’ottimizzazione di quelli successivi. Le ultime tre fasi consistono, infine, nel taglio per rinforzo sul lato inferiore del pezzo, nel trasferimento dei pezzi ricavati in macchina sul nastro di scarico mobile e in uscita dalla fresa, e nell’applicazione di una etichetta per identificare i semilavorati.